Dopo aver vomitato contro i presidenti non eletti si propone un presidente non eletto.
Dopo aver detto basta con i tecnici si propone un tecnico (Toninelli ripete come un disco rotto che “non è un tecnico!” quasi se essere un tecnico rappresentasse un insulto. Ma se non è un tecnico e non ha alcuna esperienza politica, che è?).
Dopo aver accusato La Lega delle peggiori cose si fa un’alleanza (un contratto chiedo scusa) con la Lega.
Dopo aver urlato a difesa della Costituzione come degli ossessi, si intima – minacciando in alcuni casi – al Presidente Mattarella cosa fare, evidentemente non conoscendo la Costituzione o fregandosene di quanto prescrive.
Dopo le minacce inqualificabili e violente di trattare il Palazzo del Quirinale come la Bastiglia.
Dopo aver stilato nelle segrete stanze la lista partitocratica dei Ministri in barba a trasparenza e streaming e nemmeno condividendo le scelte con chi dovrà fare il Presidente del Consiglio.
Dopo aver detto tutto e il contrario di tutto sull’Euro e sull’Europa.
Dopo aver conquistato consenso sulla pelle dei più emarginati del mondo (gli immigrati), di migliaia di morti nel Mar Mediterraneo e con le balle spaziali della peggiore campagna elettorale della Storia.
Dopo tutto questo e molto altro, dopo contraddizioni e opportunismi così grandi da divenire forse invisibili e indicibili, non serve richiamare all’ordine questi sfascisti. Serve organizzare la resistenza nonviolenta di chi sogna un mondo aperto, un’Italia in cammino verso un’Europa federale, democratica e laica, una economia capace di guardare agli ultimi senza essere statalista, protezionista e razzista, una democrazia che conquisti nuove strade e non chiuda quelle vecchie distruggendo le fondamenta dello Stato liberale.
Non in difesa ma all’attacco!
Altro che regime! Altro che partitocrazia e spartitocrazia! Altro che legalità, trasparenza e onestà praticate! Altro che libera informazione! Le nostre analisi ultracinquantennali sulla teoria della prassi, sui fini che non giustificano i mezzi ma i mezzi che prefigurano i fini, devono farci vedere chiaramente la gravità della situazione!
Serve una generazione di cittadini coraggiosi (giovani o vecchi non ha importanza), che non chinino la testa e sappiano avere occhi per sognare, braccia per abbracciare, labbra per sorridere e baciare, mani per costruire, gambe per far camminare le idee, testa per far crescere la fantasia e le speranze di ciascuno.
Idee di libertà e passione civile, che non possono e non debbono essere recluse nei confini delle Nazioni o delle Patrie e devono contrastare le illusioni, foriere da sempre delle peggiori tragedie.