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Era il 1975 quando Marco Pannella fumò uno spinello in pubblico e si fece arrestare. Un’azione di disobbedienza civile che allora fu dirompente e rivoluzionaria ed ebbe il merito enorme di aprire, finalmente, il dibattito sulla follia delle politiche proibizioniste sulle droghe. 40 anni fa quando aprivamo un tavolo per strada per chiedere di legalizzare le droghe (almeno quelle leggere) prendevamo valanghe di insulti; oggi lo stesso tavolo produce strette di mano e pacche sulle spalle. Abbiamo cambiato la coscienza del Paese ma la legge e la politica sono indietro che arrancano e continuano a dare nelle mani della criminalità organizzata i proventi della droga proibita, con il danno collaterale di riempire le galere di disperati. Nello scorso Parlamento siamo giunti a un passo dall’approvazione di una legge che legalizzasse coltivazione e consumo di Cannabis.

Per proseguire idealmente quella battaglia, dopo innumerevoli disobbedienze civili e processi, autodenunce e referendum (uno vinto nel 1993 che cancellò le pene per uso personale), progetti di legge di iniziativa popolare, oggi voglio proporvi in pillole qualche consiglio per coltivare la Cannabis, ricordando che ne esistono molte varietà e che quelle a basso tenore di THC sono legali. Per approfondimenti potete consultare il libro di Luca Marola “Marijuana in salotto. Guida alla coltivazione fai da te” che illustra come fare anche con varietà più resistenti e dalla maturazione più rapida come le autofiorenti.

La Cannabis è pianta annuale, da seminare a mezzo cm di profondità in terreno a pH neutro tra marzo e aprile (se lo fate in questi giorni di maggio siete ancora in tempo). Occorre un vaso con terreno umido che va posto al buio; dopo circa 2 giorni nascerà la piantina che deve essere messa subito in luce. Annaffiare poco tutti i giorni ma non nella parte centrale della giornata. La maggior parte delle varietà fioriranno a luglio (la variabilità è tuttavia ampia) e dalla fioritura in poi occorre aggiungere fosforo e potassio all’acqua di bagnatura. Il concime adatto lo trovate nei negozi specializzati e va bene per Cannabis e orchidee; non esagerate che potreste danneggiare la piantina. Quando i fiori hanno i pistilli di colore aranciato e si formano goccioline opalescenti si possono raccogliere le infiorescenza (solitamente tra settembre e ottobre). Il raccolto deve essere fatto seccare per qualche settimana al buio e al fresco e lasciato “conciare” per qualche mese per ottenere il massimo risultato.

In attesa della legalizzazione della coltivazione anche per uso ludico, almeno impariamo come si fa per farla crescere rigogliosa.

Igor Boni – Direzione nazionale Radicali Italiani