RADICALI: SI AVVERA QUEL CHE ABBIAMO PREVISTO DA MESI, INASCOLTATI
Buon lavoro a Chiara Appendino e grazie a Piero Fassino per averci messo idee e faccia.
A commento dei risultati elettorali di Torino, intervengono i Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor boni, Laura Botti e Silvja Manzi:
Quel che è successo a Torino lo abbiamo previsto, detto e scritto, con una precisione che fa impressione con i risultati davanti agli occhi. Non lo abbiamo detto ieri ma da quasi un anno, senza trovare ascolto, così come non trovammo ascolto nella vicenda delle firme alle regionali che avremmo facilmente potuto evitare. Non si tratta, oggi, di voler assurgere al ruolo di Cassandra e di togliersi il gusto di dire ‘l’avevamo detto’. Abbiamo fino all’ultimo tentato di far comprendere quel che sarebbe potuto accadere e, malgrado l’impossibilità di trovare un dialogo concreto su come evitare tutto questo, siamo andati avanti fornendo idee e contributi a una campagna elettorale nella quale Piero Fassino ha dato il meglio di sé, con un Partito Democratico concentrato più sulla lotta intestina a colpi di preferenze che sul come cambiare verso non solo a parole.
Era il 25 settembre 2015 quando sul sito www.igorboni.it abbiamo inserito un comunicato stampa che abbiamo volutamente lasciato per 9 mesi in home page, fino ad adesso. Per inciso, non si sapeva allora nemmeno quali sarebbero stati i candidati alle elezioni e quali gli schieramenti in campo. Oggi lo possiamo utilizzare a futura memoria. Si diceva testualmente: “il caso Venaria è un campanello d’allarme evidente di come può finire al secondo turno un candidato del Partito Democratico contro un candidato dei 5 stelle (poco importa chi sia). Ritengo che immaginare a Torino lo stesso percorso – pur con dinamiche nel PD completamente differenti – non sia da folli visionari. Un candidato come Fassino che arrivasse nettamente davanti al primo turno rischierebbe comunque la sconfitta nel secondo turno dove elettori per nulla affini ai 5 stelle potrebbero convergere sul candidato grillino contro l’attuale sindaco”. È esattamente quello che è successo, con Fassino che conferma i voti del primo turno e Appendino che fa il pieno dei suoi e di tutti gli altri, che nulla hanno a che vedere con i 5Stelle.
Buon lavoro a Chiara Appendino, ora sindaco non di una parte vincente ma di tutti i torinesi e della Città metropolitana, sperando che la sua stella polare diventi Federico Pizzarotti e che, come lui, adegui alla realtà programmi e promesse da campagna elettorale inconsistenti (anche con lei siamo disponibili a collaborare dato che su trasparenza, legalità – “onestà”! -, merito, diritti, laicità ecc. forse qualcosa da dire l’abbiamo…). Grazie a Piero Fassino per averci messo presenza, passione, idee e tutta la sua statura politica di cui le nuove classi dirigenti della città dovrebbero far tesoro.
Con questo risultato Silvio Viale, candidato radicale nella lista del PD, non entra in Sala Rossa, un’opposizione senza la sua voce sarà certamente più debole e il Consiglio comunale assai più povero.
Se il Partito Democratico, dopo questa batosta, ha voglia, consapevolezza, e tempo di ascoltare e di confrontarsi, a partire da una necessaria e urgente riforma del sistema elettorale quantomeno regionale, noi siamo qua!