Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, gli esponenti radicali Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvio Viale e Gigi Brossa (esponente PD torinese) hanno proposto al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino l’inserimento nella squadra degli assessori del giuslavorista Pietro Ichino, dell’esperta in politiche ambientali Noemi Gallo (presente alla conferenza stampa) e dello stesso Igor Boni.
I tre nomi sono strettamente collegati alle proposte politiche fatte a Chiamparino, su cui peraltro Igor Boni ha incentrato la sua campagna elettorale:
1 – Considerati i dati drammatici sulla disoccupazione, occorre passare da politiche passive sul lavoro (mettere delle toppe dove si riesce) a politiche attive. Occorre sperimentare in Piemonte il contratto di ricollocazione proposto da Pietro Ichino, previsto nell’ultima legge finanziaria, mettendo sullo stesso piano tutti coloro che perdono il lavoro, legando ogni lavoratore ad un percorso formativo e legando la retribuzione delle società pubbliche o private che si occupano di costruire il percorso di reinserimento del lavoratore alla reale buona riuscita dell’operazione.
2 – sulla Green-economy occorre passare dalla parole ai fatti, costruendo un assessorato delle attività produttive che faccia di questi temi, della ricerca e dell’energia volani di crescita concreti, abbandonando vecchie visioni e abbracciando l’economia verde come una delle poche possibilità di uscita dalla crisi. Energie rinnovabili, filiere energetiche e ricerca in campo energetico sono aspetti essenziali da mettere a sistema in un progetto regionale che deve essere all’avanguardia.
3 – occorre affermare sin da ora che, malgrado la Regione non abbia potestà legislativa in merito alle coppie di fatto o ai matrimoni omosessuali, su tutti i temi legati al welfare regionale, a partire dalla “questione casa”, si introdurrà nella legislazione regionale una interpretazione moderna del concetto di famiglia, che non può e non deve più essere solamente legata ad un uomo e una donna, magari sposati. Parliamo finalmente di famiglie e non di famiglia e parliamo finalmente di parità di diritti per tutti, nessuno escluso.
4 – occorre introdurre finalmente una politica ambientale degna di questo nome, che sappia da una parte proteggere le risorse naturali anche con nuove disposizioni di legge, sul modello di quanto richiede l’Europa, partendo prioritariamente dalla protezione del suolo e della necessaria riduzione del consumo di suolo, e dall’altra parte sappia confrontarsi con le politiche economiche e di sviluppo con pari dignità. Passa dalla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio la possibilità di sviluppo del turismo e delle produzioni tipiche. Passa dall’ambiente il futuro anche dell’economia.
5 – dopo i casi Mose a Venezia ed Expo2015 a Milano la questione trasparenza (nostro cavallo di battaglia) è sempre più centrale. Su questo tema, assieme al segretario regionale del PD Davide Gariglio, abbiamo predisposto il progetto di legge “Piemonte trasparente”, che mira a togliere le mani dei partiti dalle nomine della sanità e a rendere i processi di affidamento degli appalti e delle nomine assolutamente tracciabili da chiunque.
Torino, 6 giugno 2014