dal Diario di bordo del candidato
Sabato 10 maggio. Sembra un giorno come un altro con volantinaggi, comizi volanti e lettere da imbustare, eppure è il mio compleanno.
Sono 46.
Stamane al Salone del Libro per un presidio contro la truffa dell’8 per mille. Ma un evento elettorale dei 5Stelle ci fa spostare nel vicino mercato di corso Spezia. Siamo in cinque e, oltre a me, ci sono quattro amici radicali lombardi che arrivano da Milano per darci man forte. Due ore intense di volantini e dialoghi, il più lungo con un signore che certamente non mi voterà; ma il bello del confrontare idee diverse mi fa dimenticare per un attimo l’obiettivo.
Arriviamo in sede e scattano gli auguri. Il mitico (davvero mitico) Marco del Ciello ha portato torcetti per regalo.
Andiamo insieme a mangiare una pizza, siamo oltre una decina in tutto, ed è una fortuna, perché in sede ci sono un macello di lettere da imbustare.
Nel pomeriggio testa bassa sul tavolo lungo di legno aperto in diagonale in sede e si va avanti decisi verso l’obiettivo delle quasi 10.000 buste. Sono giorni che Silvja e Claudia ci danno dentro senza tregua.
Nel pomeriggio montiamo il comizio volante che teniamo in concomitanza della raccolta firme sulla cannabis terapeutica: è evidente che rispetto a dieci o venti anni fa il clima è cambiato: moltissimi sono d’accordo con noi che il proibizionismo ha fallito. Intanto arriva la Digos a consigliarci di chiudere perché la manifestazione No Tav è in arrivo e temono incidenti. Noi proseguiamo ancora per un’ora e io mi esibisco in tre minicomizi sopra un tavolo. Ormai sono lanciato e l’adrenalina mi tiene su.
Serata di pausa dalla campagna elettorale con cena al ristorante (in fondo è un compleanno!) con famiglia e con mia madre. Un po’ di distacco fa bene, soprattutto perché dal cellulare vedo che miracolosamente in sede il lavoro di imbustamento è finito! Ho dei compagni di lotta che sono assolutamente eccezionali. E mi dico che devo fare ancora di più di quello che sto facendo.