dal Diario di bordo del candidato
Venerdì 9 maggio, mattina tra negozi nei quali lasciare un po’ di materiale elettorale e volantinaggio al mercato di corso Sebastopoli e piazza Santa Rita. Compagni di viaggio della mattina Marcello Porro, Magda Negri e Antonella Nobile.
Accoglienza un po’ più fredda degli altri mercati visitati finora, o forse sono io che inizio ad essere un po’ stanco. Fa caldo e il sole inizia a farsi sentire. Anche non riuscire più a mangiare normalmente comincia a darmi un po’ fastidio. In compenso riusciamo ad intavolare una discussione tra il filosofico e il politico nelle pause del “lavoro”. Penso che tutti hanno vicende personali che si intrecciano nel bene e nel male con le scelte politiche di un Paese, in particolare ovviamente su tutti i temi legati alle scelte individuali.
Dopo un panino, di corsa a Grugliasco all’Università par partecipare ad un incontro sul futuro dell’agricoltura in Piemonte. Trovo molti compagni di corso e alcuni docenti con i quali collaboro per lavoro. Direi che l’accoglienza è buona quando comunico loro che sono candidato. D’altronde sono decenni che mi occupo di ambiente e di agricoltura, anche per politica. Certo che se si parlasse di agricoltura non solo in campagna elettorale sarebbe una gran cosa….
Poi in Via Garibaldi, dove mi aspettano Giulio Manfredi e Lorenzo Lipparini che è arrivato da Milano per darci man forte (continuo ad accumulare debiti che non so quando potrò pagare).
Al tavolo conosco Pietro (nella foto sopra) che con grande passione mi racconta volentieri delle sue lotte dal 1968 in poi. Dice anche cose che non condivido ma la sua passione la sento mia. Bel momento, anche perché dice che mi voterà.
Mentre gli altri proseguono in sede ad imbustare la mia lettera agli elettori, vado a farmi una doccia e corro da Graziella Miraudo che ha invitato un po’ di condomini per un aperitivo. Siamo al settimo piano a casa di una sua amica. Aria secca primaverile al tramonto e temperatura ideale sul terrazzino: ingredienti ottimali per rigenerarsi un’oretta bevendo un oncia di vino (sono quasi astemio) e del chinotto e mangiando un po’ di cose buone. Qualche parola con le amiche di Graziella, qualche promessa di voto e un buon numero di risate.
Alle 10 a casa, pile scariche, scrivo queste righe e vado a nanna. Buona notte.