Dichiarazione di Igor Boni (candicato nelle liste del PD):

«Non ho dati statistici da rendere pubblici ma chiunque faccia la prova andando per strada, come sto facendo tutti i giorni, e chieda a chi passa se conosce la legge elettorale delle prossime elezioni europee e quella delle prossime elezioni regionali scoprirebbe che solo una esigua minoranza ha qualche idea chiara. Non si sa – ad esempio – che nel voto per le europee si possono dare fino a tre preferenze e che nel voto alle regionali la preferenza è unica. Non si sa che è possibile per le regionali fare il voto disgiunto tra le liste e il Presidente. Questo è un Paese che negli anni ha costruito sette diversi sistemi elettorali per eleggere i consiglieri delle circoscrizioni, dei comuni, delle province, delle regioni, per i parlamentari di Camera e Senato e per i Parlamentari europei. Parlare con queste regole di democrazia è un eufemismo. Una matassa intricata come questa richiederebbe – se vi fosse una informazione pubblica degna di questo nome – che ad ogni ora fossero sinteticamente illustrati i sistemi elettorali per consentire a chi si recherà alle urne il 25 maggio di farlo in modo consapevole e informato. Il fatto che tutto ciò non accada lo ritengo gravissimo.»

Torino, 5 maggio 2014