Candidato sindaco di Torino 2021

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Igor Boni, coordinatore dell’Associazione Aglietta

nominato nella Giunta dei Radicali Italiani

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Il segretario e il tesoriere di Radicali Italiani, Riccardo Magi e Valerio Federico, hanno inserito Igor Boni all’interno della Giunta di Radicali Italiani.

Dichiarazione dei Igor Boni:
Ringrazio Riccardo Magi e Valerio Federico per questa opportunità di collaborazione che tenterò di sfruttare appieno dando forza al nuovo corso di Radicali Italiani con la consapevolezza che, come movimento radicale nel suo complesso, dovremmo concentrare le poche forze che abbiamo per comuni obiettivi, riducendo la sterile conflittualità interna che da troppi anni occupa parte importante del nostro tempo e delle nostre forze.
Lo diciamo e l’abbiamo detto spesso, ma mai come ora è evidente a chi conosce la storia e l’attualità dei Radicali che il nostro approccio laico alla politica, alla giustizia, ai temi legati all’ambiente, alla vita e alle scelte di ciascuno, è un pilastro fondamentale del vivere civile. Nessuno come noi ha saputo tenere alte le bandiere dei diritti civili e umani e di un federalismo europeo di cui occorre far tesoro, contro chi vorrebbe alzare muri e dare nuovo impulso agli stati nazionali. A Torino, in Piemonte, in Italia e in Europa c’è bisogno dei Radicali
“.

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Nel Collegato alla Finanziaria 2015

un passo avanti concreto

verso l’Agenzia Foreste e Territorio

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La Legge 143/2015 “Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2015” approvata ieri dal Consiglio regionale del Piemonte dà il via libera all’istituzione dell’Agenzia foreste e territorio della Regione Piemonte, nella quale confluiranno i dipendenti dell’IPLA (Istituto delle piante da legno per l’ambiente), gli addetti alle sistemazioni idraulico-forestali (operai e impiegati) e alcuni dipendenti regionali. Ciascuno passerà nella nuova struttura con il proprio contratto di provenienza.

Dichiarazione di Igor Boni (Amministratore Unico di IPLA SpA):
L’approvazione della legge 143/2015 rappresenta un importante passo avanti nella direzione che auspichiamo da tempo. La nuova struttura che nascerà, dovrà mantenere e rendere sinergiche le competenze che derivano dall’esperienza ultra-trentennale dell’IPLA e le capacità operative delle squadre forestali regionali, con auspicabili benefici per la protezione del territorio e per la filiera del legno.
Il piano industriale prevede la riduzione dei costi complessivi, grazie al miglioramento dell’efficienza ed alla maggiore capacità di accedere ai finanziamenti europei.
Speriamo che questo processo si concretizzi il prima possibile per dare finalmente inizio ad un nuovo corso che dovrà anche fungere da volano economico per i territori rurali, collinari e montani
”.

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Raccogliere soldi per autofinanziare le iniziative e le strutture fa parte a pieno titolo di una politica diversa. Una politica che si confronta giorno per giorno con le risorse e che le utilizza al meglio per produrre dibattito e promuovere proposte. Abbiamo affittato in via San Dalmazzo 9/bis/b 21 a Torino (a pochi passi da via Garibaldi e Piazza Arbarello) quella che sarà la nuova sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta ma ci occorrono circa 5000 euro per ristrutturarla e renderla agibile. Non ci vergogniamo di chiedere soldi, anzi. Lo riteniamo un dovere per chi ha l’ambizione da molti decenni di essere altro dalla politica politicante dello sfarzo e degli sprechi, dei finanziamenti pubblici e del sottopotere.
Abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo e iniziato i lavori da qualche giorno per renderla agibile in vista dell’importante appuntamento congressuale del prossimo 13 dicembre a partire dalle ore 14. Spero che molti vorranno darci una mano per pagare le spese, tanti contributi per un grande obiettivo: rilanciare alla grande una politica radicale, laica, liberale, pragmatica, riformatrice, trasparente, onesta e progressista. La nostra politica per Torino, per il Piemonte, per l’Italia e per gli Stati Uniti d’Europa.
Puoi aiutarci con bonifico bancario (IBAN: IT 55 T 07601 01000 000051394104) oppure online con carta di credito o PayPal: www.associazioneaglietta.it/associarsi/ Causale: sede nuova.
GRAZIE MILLE!

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Gli Stati Uniti d’Europa

sono l’unico vero antidoto

contro terrorismo e fondamentalismi

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In seguito alle vicende tragiche di Parigi i Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Agietta (Igor Boni, Marco del Ciello e Silvja Manzi) hanno rilasciato la seguente dichiarazione alla stampa:

Dopo la doverosa solidarietà e vicinanza alle vittime occorre mettere in campo la politica, emarginando i numerosi sciacalli in campo, che sono purtroppo abbondanti anche a casa nostra. Non vi è dubbio che la prima – la più importante – delle risposte che dovremmo dare è quella della costruzione degli Stati Uniti Europa, l’unica frontiera entro la quale poter organizzare e difendere quello che abbiamo conquistato. Una politica estera e di difesa comune, frontiere europee, una politica europea sull’immigrazione, sono questi gli obiettivi da realizzare adesso. Uno stato federale europeo che sappia essere forte quanto occorre, politicamente e militarmente. Ogni riflesso che vada nel senso opposto ci renderà più deboli e vulnerabili.
Chiediamo al Governo Renzi, con la forza che ci arriva e deriva da sessantanni di lotte europeiste e federaliste, di prendere e far lievitare il testimone che fu di Altiero Spinelli. Gli Stati Uniti d’Europa sono l’unico antidoto concreto a fondamentalisti, fondamentalismi e terroristi di ogni genere
“.

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#iostoconMax: il Parlamento

discuta legge sull’eutanasia

Il Piemonte calendarizzi

legge su testamento biologico

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La proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia che ha raccolto oltre 60.000 firme (Torino la città nella quale si sono raccolte più firme) attende da due anni di essere discussa. 160 parlamentari chiedono che venga calendarizzata. In Piemonte i Radicali hanno chiesto che si discuta una legge sul testamento biologico in Piemonte con una petizione popolare presentata il 15 maggio 2015 dopo l’approvazione di una legge in tal senso da parte della Regione Friuli Venezia Giulia.
Max Fanelli di Senigallia, malato di SLA, sta attuando un’azione nonviolenta tramite sospensione delle cure per spingere il Parlamento a discutere della legge sull’eutanasia.

Dichiarazione dei Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni, Silvja Manzi e Marco del Ciello:
Il coraggio e la determinazione di Max Fanelli meritano rispetto e attenzione. L’azione nonviolenta che sta attuando non mira a imporre la sua opinione su quella degli altri ma chiede che il Parlamento discuta una legge firmata da molte decine di migliaia di cittadini. Noi rivolgiamo questa stessa richiesta anche al Consiglio regionale del Piemonte dove abbiamo depositato ormai da oltre 5 mesi una petizione popolare che non ha avuto alcuna risposta. Crediamo che, sulla falsa riga di quanto conquistato a Torino e in altre città e della legge regionale del Friuli, il Piemonte abbia il dovere di aprire la discussione e calendarizzare una proposta che riconosca la possibilità di depositare presso l’ASL di riferimento il proprio testamento biologico. Non è una proposta rivoluzionaria, è una proposta di buon senso; l’unica che garantisca al meglio il rispetto delle volontà di ciascuno. Nessuno può scegliere sulla nostra pelle, nessuno può scegliere sulla pelle di Max. #iostoconMax!
https://www.facebook.com/Io-Sto-Con-Max-Si-Alleutanasia-363116450536119/

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#freenimr. Radicali: Regione Piemonte

respinga l’ipotesi Arabia Saudita

ospite d’onore del Salone del Libro 2016

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In seguito alla vergognosa condanna a morte di Ali al-Nimr per decapitazione e crocifissione da parte dell’Arabia Saudita, per aver partecipato da minorenne a una manifestazione contro il regime, i Radicali chiedono alla Regione Piemonte e all’Amministrazione della Fondazione del Salone Internazionale del Libro di rigettare l’ipotesi che l’Arabia Saudita sia ospite d’onore del 2016.
La richiesta segue la presentazione di una Mozione in Consiglio comunale di Silvio Viale che chiede al Sindaco Fassino e al Consiglio comunale stesso di farsi parte attiva in tal senso nei confronti dei membri dell’Assemblea dei soci Fondatori della Fondazione Salone del Libro, di cui la Città di Torino fa parte insieme alla Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte e AIE – Associazione Italiana Editori.

Dichiarazione dei coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta: Igor Boni, Marco del Ciello e Silvja Manzi, anche membro del Comitato Diritti Umani della Regione Piemonte:
«È già scandaloso che un Paese teocratico, dispotico, illiberale, sessista, razzista, fondamentalista e feudale come l’Arabia Saudita sia stato posto al vertice del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, che sia anche stato scelto quale ospite d’onore al prossimo Salone del Libro è per noi inaccettabile.
Dopo la vicenda della condanna per apostasia a dieci anni di reclusione e mille frustate al blogger liberale Raif Badawi, ancor più con la condanna a morte di Ali al-Nimr riteniamo che occorra da subito e senza dubbio alcuno rigettare tale ipotesi.
Queste pratiche totalmente contrarie a ogni principio democratico e di rispetto dei diritti fondamentali non possono essere accettate per nessun motivo – tanto meno, o tanto più!, economico – e fornire a regimi di questa natura una passerella internazionale e gli onori dovuti al Paese ospite del Salone Internazionale del Libro non può essere tollerato.
In assenza di una presa di posizione immediata e netta ci impegniamo sin da subito a organizzare in concomitanza dell’evento presidi e denunce pubbliche contro un paese come l’Arabia Saudita che utilizza la pena capitale nei confronti di chi manifesta il proprio dissenso; mantiene forti limitazioni delle libertà religiose, politiche e civili; non permette libertà di stampa e di espressione; subordina la condizione femminile a quella maschile; condanna gli omosessuali alla fustigazione; concede la cittadinanza solo a chi professa la religione islamica. E i cahiers de doléances non terminerebbero nemmeno qui.
Chiediamo pertanto alla Regione Piemonte di far sì che il nuovo cda del Salone del Libro torni su una scelta a dir poco imbarazzante. Il rinnovamento del Salone del Libro passa anche da decisioni meno scellerate.»

Torino, 26 settembre 2015
Per informazioni: Boni (348/5335309)

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Elezioni a Torino: cambiare verso

non solo alle parole

per scongiurare il caso Venaria

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Da mesi vado dicendo che il caso Venaria è un campanello d’allarme evidente di come può finire al secondo turno un candidato del Partito Democratico contro un candidato dei 5 stelle (poco importa chi sia). Ritengo che immaginare a Torino lo stesso percorso – pur con dinamiche nel PD completamente differenti – non sia da folli visionari. Un candidato come Fassino che arrivasse nettamente davanti al primo turno rischierebbe comunque la sconfitta nel secondo turno dove elettori per nulla affini ai 5 stelle potrebbero convergere sul candidato grillino contro l’attuale sindaco. In una elezione al secondo turno chi è contro il PD è maggioranza rispetto a chi è a favore; e anche sull’Italicum una riflessione Renzi è meglio che la faccia. La soluzione potrebbe essere di portare a casa la vittoria subito, superando al primo turno il 50% ma le dinamiche elettorali attuali e le liste a sostegno del candidato sindaco non sono più le stesse di 5 anni fa e questa eventualità diviene molto più complicata.
Sono convinto che questo rischio sia entrato finalmente nelle stanze di via Masserano dove per troppo tempo si è andati avanti facendo finta di nulla, come non fosse necessario, dopo molti anni, una soluzione di continuità nei metodi e nella gestione del potere. E sono convinto che lo stesso Fassino veda questo rischio non come una eventualità difficile ma come qualcosa di concreto.
Ora il problema è quello di comprendere cosa si dovrebbe fare. Mi permetto di dire, da iscritto al Partito Democratico, che di questo ci si sarebbe dovuti occupare a tempo pieno da anni perché è evidente a tutti che lo stravolgimento innescato da Renzi nel Partito romano non ha avuto medesimi effetti di riforma nelle periferie e tanto meno in Piemonte. Da molto penso sia urgente rottamare non le persone ma un metodo politico. Essendo convinto che siamo arrivati alla fine di un’era, la scelta è tra avere la forza di produrre un’alternativa all’interno dell’attuale schieramento che governa la città o vedere quella forza arrivare dall’esterno. Se in questi ultimi mesi, guidati dalla consapevolezza che questa analisi sia corretta, si troverà l’energia per divenire altro da quello che si è stati nel passato si aprirà in concreto la possibilità di governare per altri lunghi anni questa città e questa Regione. Se viceversa si proseguirà come nulla fosse nel gioco suicida delle correnti e delle correnti di correnti, degli equilibri di potere basati su logiche partitocratiche, allora con ogni probabilità arriverà la sconfitta che produrrà essa stessa la fine di un periodo politico che, per inciso, ha modificato di gran lunga la città in meglio.
Per chiarire: non credo che il problema sia candidare Fassino o un altro candidato più giovane o più simpatico ma aprire le porte ad un cambiamento che ad oggi non è arrivato nemmeno sul pianerottolo e che è necessario non al PD ma alla nostra Regione e alla nostra Città.

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Flash mob radicale a Borgosesia

nella patria di Buonanno

per dire: “Siamo tutti migranti”

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FLASH-MOB RADICALE A BORGOSESIA (VC) NELLA PATRIA DI BUONANNO PER DIRE “SIAMO TUTTI MIGRANTI!”
(nelle foto sopra: militanti dell’Associazione Aglietta mentre espongono un cartello sotto uno dei vergognosi manifesti dal Sindaco Buonanno che in 5 lingue intimano “Clandestini? No grazie… Prima aiutiamo la nostra gente”)

“Caro Buonanno, Siamo tutti migranti!” Con questo cartello esposto a Borgosesia (VC) sotto uno dei manifesti fatti installare all’ingresso del Paese dal Sindaco ed Eurodeputato leghista Gianluca Buonanno, i militanti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta ribadiscono la necessità di un approccio europeo al problema delle migrazioni e della concessione dell’asilo politico e stigmatizzano chi, come Buonanno, specula a fini elettorali sulla tragedia in atto.

Dichiarazione dei tre coordinatori dell’Associazione Aglietta: Igor Boni. Silvja Manzi e Marco del Ciello che hanno esposto il cartello insieme al radicale Valsesiano Willy Maffioli
Chi è il clandestino tra chi fugge da massacri e guerre e chi invoca il filo spinato elettrificato contro dei disperati? Chi è il clandestino tra chi attraversa il deserto e poi il Mediterraneo con la speranza di una vita lontana dalle violenze e dalla morte per sé e per i propri figli e chi espone cartelli vestendosi da superman contro fantomatici clandestini? Chi è il clandestino tra chi chiede asilo avendone pieno diritto seguendo le procedure riconosciute dalla comunità internazionale e chi dichiara (Il Giornale del 26/08/2015) ‘Bisognerebbe usare gli agenti e i gas lacrimogeni con questa gente. Dovrebbe farlo anche l’Italia’?
Noi crediamo che non si possano prendere sotto gamba dichiarazioni e atteggiamenti come questi che sono francamente inaccettabili per gravità e grado di intolleranza. L’utilizzo continuo da parte dei vari Buonanno e Salvini di questa tragedia che rimarrà nei libri di storia per tirare su qualche voto in più stimolando le pance degli italiani è indegno. La questione migrazioni richiederebbe lungimiranza e capacità di Governo che l’Europa fino ad oggi non ha dimostrato voltandosi dall’altra parte rispetto alla tragedia siriana e libica dopo aver sostenuto colpevolmente dittatori che hanno innanzitutto perpetrato violenze contro il loro popolo. Per questo noi da tempo chiediamo che vi sia una politica estera e di difesa europee, una politica sulle migrazioni europea e una guardia europea sulle frontiere dell’Unione. Per questo sosteniamo la petizione rivolta ai Governi europei CommonBorders
“.

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Ipla, ad un anno dall’incarico
buoni risultati e nuovi obiettivi

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Esattamente un anno fa sono stato nominato Amministratore Unico di IPLA SpA.
Sono stati 12 mesi faticosissimi, lunghissimi e stressanti ma certamente anche molto istruttivi. Quando ho cominciato mi sembrava che i problemi da affrontare fossero così grandi e così tanti da rendere quasi impossibile un risultato positivo. Eppure, di nuovo, ho visto che la volontà, la coesione, la costanza e l’impegno possono fare molto. Parlo di una squadra, non solo della mia azione.
Oggi ci sono ancora molte difficoltà davanti a noi e non dobbiamo abbassare la guardia procedendo speditamente verso ulteriori conquiste, sia dal punto di vista della riorganizzazione interna sia per quanto riguarda la creazione di una nuova struttura che possa superare criticità del passato e dare stabilità in futuro.
Oggi IPLA ha una immagine che finalmente corrisponde alla realtà. Non siamo la migliore delle aziende possibili e non siamo perfetti, tuttavia certamente svolgiamo con impegno un lavoro che su molti campi è strategico per la nostra Regione e fondamentale per la promozione di produzioni sostenibili e dei territori rurali e montani
Come spesso accade quando non c’è nulla da perdere, come un anno fa, tutto diviene paradossalmente più semplice anche se è maledettamente complicato. Oggi però dobbiamo (devo) proseguire il percorso di riforma perché non potremo dire di avercela fatta davvero senza aver conquistato un nuovo inizio. Sarà la parte più difficile del lavoro ma ce la metteremo tutta.

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(nella foto la copertina del numero Zero del Mensile Fuori! del dicembre 1971)

1971, a Torino nasce il FUORI (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), federato al Partito Radicale dal 1974. Quella rivendicazione di diritti, a viso aperto, ha prodotto in questi decenni enormi passi avanti e l’arrivo di tanti compagni di strada in questa lotta di ragionevolezza. Eppure dopo la bellezza di 44 anni non c’è ancora il riconoscimento delle unioni civili e il matrimonio omosessuale. Abbandoniamo finalmente riflessi conservativi e opportunismi politici e facciamo insieme questa riforma che ci avvicina agli stati democratici e ci allontana da quelli teocratici.

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