Candidato sindaco di Torino 2021

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Diario bordo del candidato – 21 maggio (tre giorni dalla fine della campagna elettorale)

dal Diario di bordo del candidato

Mercoledì 21 maggio, al mattino di nuovo in un mercato, questa volta si tratta di quello di Via Chiesa della Salute. Molta gente e molti volantini distribuiti. Mi pare che l’avvicinarsi delle elezioni renda mediamente più attente le persone. Una signora di 79 anni discute con me per una quindicina di minuti criticando i dirigenti del PD e Chiamparino. Sembra decisa a non votare più. Non so se alla fine l’ho convinta, ma il dialogo finisce con un bacio materno nei miei confronti e ne sono felice.

All’ora di pranzo corro alla Falchera dove mi aspetta Luigi Brossa con il quale lasciamo circa 500 lettere sulla nostra proposta relativa alle case popolari nelle buche dei palazzi (eccomi che faccio il porta a porta…).
portaaporta21maggio

Solo il tempo di mangiare un panino (nemmeno troppo buono) e sono in sede. Giulio prepara il comunicato sulla nostra richiesta di accesso civico rispetto alla situazione degli obiettori di coscienza negli ospedali; è l’anniversario dell’approvazione della legge 194 e vogliamo mettere in luce il fatto che in molte aree della nostra Regione la percentuale di obiettori è così alta da non poter garantire il servizio alle donne che vogliano abortire. E’ inaccettabile!
Poi ancora un’oretta di volantinaggio in via Garibaldi con Silvja e Claudia.

Si parte per Ivrea, dove Alessio Boglino mi ha organizzato una presentazione presso la Libreria Cossavella, in corso Cavuor, in centro.
Libreria Cossavella Ivrea21 maggio
Ci sono una quindicina di persone attentissime e con Alessio in 40 minuti di domande e risposte facciamo una specie di intervista che mi pare assai efficace.

Il ritorno in Autostrada con la Matiz spinta al massimo per riuscire a non arrivare troppo in ritardo all’aperitivo ai Tre Galli che Riccardo De Giuli e Noemi Gallo mi hanno organizzato. Ci sono una trentina di persone e tra questi professionisti, imprenditori e professori universitari (uno è di passaggio a Torino, arriva addirittura da Boston).
ai tregalli 21maggio

Molte domande su molti temi e molta attenzione e la consapevolezza che ci sarebbero un mare di cosa da fare. Anche qui mi pare che il risultato sia buono. Il Radicale nel PD segnala una discontinuità con il passato. Ripenso per l’ennesima volta che se riuscissimo nell’impresa ci sarebbero molti che potrebbero avere voce e che avrebbero voglia di pungolarmi per farsi sentire.

A mezzanotte finisce la giornata che è di nuovo da mettere tra quelle positive. Se non ci saranno cadute negli ultimi due giorni potremo dire di aver fatto il percorso migliore possibile. E poi vada come vada…

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Anniversario legge 194, Boni (Radicale PD): istituire anagrafe obiettori, garantire in tutti i reparti almeno il 50% di personale non obiettore

Domani, 22 maggio 2014, ricorre il 36° anniversario dell’approvazione della legge 194/1978, che legalizzò, a determinate condizioni, l’interruzione di gravidanza in Italia.

Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta e candidato alle regionali nella lista PD):

Da 15 anni, con Silvio Viale, l’Associazione Aglietta si batte per migliorare la legge 194, cioè per migliorare le condizioni in cui le donne italiane possano scegliere di usufruire dell’interruzione di gravidanza. Ci siamo battuti per introdurre effettivamente in Italia l’aborto farmacologico, già previsto e consentito dalla legge 194. Ci battiamo per fare emergere finalmente i dati sul fenomeno dell’obiezione di coscienza.

I radicali, nel 1972, fecero approvare una legge che garantiva l’ “obiezione di coscienza” al servizio militare. Abbiamo, da allora, sempre difeso il diritto all’obiezione; questo non significa accettare passivamente che dietro lo scudo di quel diritto si possa pregiudicare la possibilità per le donne di abortire. I dati a livello nazionale parlano di una media del 70% di medici obiettori, con punte del 100%. Occorre, però, che tali dati siano analitici, regione per regione, ospedale per ospedale, e pubblici, a disposizione di tutte e tutti.

Per questo, propongo l’istituzione dell’ “anagrafe pubblica regionale dell’obiezione di coscienza”: sul sito dell’Assessorato regionale alla Sanità devono essere raccolti ed aggiornati costantemente i dati sul personale obiettore, garantendo la privacy. Ricordiamo che la pubblicità di tali dati è ancora più rilevante poiché in Italia l’interruzione di gravidanza è l’unico intervento sanitario riservato al monopolio pubblico (i radicali proposero un referendum nel 1981 per permettere ai medici privati di praticare gli aborti ma furono sconfitti).

Rimane, infine, pienamente valida la proposta di legge radicale depositata a più riprese in Parlamento che chiede di assicurare nei reparti di ginecologia la presenza di almeno il 50% di personale non obiettore.

Torino, 21 maggio 2014

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Politiche sul lavoro, Boni (radicale PD): attuare contratto di ricollocazione di Ichino

Si è tenuto oggi pomeriggio, nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, un dibattito sulle politiche da incardinare nella Regione Piemonte su lavoro e imprese. Sono intervenuti: Roberto Placido (consigliere regionale PD); Giuseppe Garesio (vice presidente Assolavoro -Associazione nazionale Agenzie per il lavoro); Diego Castagno (segretario di LibertàEguale); Igor Boni (candidato radicale alle regionali nelle liste del PD).

Ha moderato il dibattito Marco del Ciello (Associazione Aglietta), esperto di politiche sul lavoro.

Igor Boni:

Di fronte al “disastro Piemonte”, con dati da record negativo su disoccupazione e cassa in deroga, occorre innovare anche e soprattutto in questo campo. La legge finanziaria consente di sperimentare a livello regionale il contratto di ricollocazione; chiedo a Sergio Chiamparino di inserire tra i principali provvedimenti sul lavoro, da adottare nei suoi primi cento giorni di governo, questa proposta del Prof. Pietro Ichino.

Si tratta di uno strumento di welfare per contrastare la disoccupazione, mettendo sullo stesso piano i lavoratori che hanno perso il lavoro. Dobbiamo fornire loro l’alternativa tra percepire il semplice sussidio o sottoscrivere su base volontaria un contratto di ricollocazione. Con questo contratto il lavoratore si impegna a collaborare attivamente al suo reinserimento. Il centro per l’impiego valuta il suo livello di “occupabilità”, cioè quanto può essere difficile per lui trovare un nuovo lavoro; poi consegna al lavoratore un buono che potrà spendere presso uno degli operatori privati accreditati dalla Regione. L’operatore privato affida il lavoratore a un tutor individuale, che lo segue attraverso un percorso intensivo di orientamento, riqualificazione e ricerca di un nuovo lavoro. Il lavoratore è obbligato a partecipare a queste attività e può rifiutare un nuovo lavoro solo se c’è una seria motivazione, altrimenti perde il diritto al sussidio. Per questa attività l’operatore privato viene pagato dalla Regione con una quota che copre i suoi costi fissi e con una quota variabile, che però riceve solo se il lavoratore trova un nuovo lavoro che abbia una durata di più di sei mesi. L’operatore privato viene ricompensato non per i servizi che offre, ma solo per i risultati che ottiene.

Torino, 20 maggio 2014

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Dario di bordo del candidato – 20 maggio (ultima settimana di campagna elettorale))

dal Diario di bordo del candidato

intervista telecity 20maggio
(Intervistato da Telecity Piemonte davanti al Carcere Lorusso e Cotugno di Torino nel giorno, oggi, del 14esimo anniversario della morte di Adelaide Aglietta)

Questo martedì 20 maggio forse è stato sino ad ora il giorno più intenso, una sorta di due giornate in una.
Su consiglio di una cugina di mia moglie mi presento alle 8 all’entrata del CSI in C.so Unione Sovietica (mi vedete nel mio selfie). Il CSI ha oltre 1000 dipendenti (certamente troppi e figli di una gestione non proprio limpida di commistioni tra politica e assunzioni).
selfie volantinaggio CSI 20maggio

Lo scorso governo regionale tuttavia, analogamente a quanto accaduto a me e ai miei colleghi dell’IPLA ha trattato il tema con gravissima superficialità, senza alcuna lungimiranza e con progetti dettati solo dalla necessità di far finta di fare qualcosa. La prossima Giunta avrà grossi problemi da risolvere ma occorrerà costringerli ad occuparsene seriamente e pragmaticamente. Quasi tutti prendono il volantino, alcuni si fermano a parlare della nostra comune situazione di difficoltà. Dovremmo fare fronte comune senza alcuno spirito di conservazione ma con la richiesta di non disperdere un patrimonio di conoscenze che esiste.

Alle 10 sono al Carcere Lorusso e Cotugno di Torino, è il 20 maggio, 14° anniversario della morte di Adelaide Aglietta. Andiamo in quella che è divenuta grazie alla nostra iniziativa via Adelaide Aglietta e sotto la targa a lei dedicata (nella foto) mettiamo un mazzo di fiori. Una intervista ad una TV privata e alcune decine di volantini consegnati nelle mani dei parenti dei detenuti che attendono di potere entrare. Riforma della giustizia, rispetto dei diritti, amnistia e indulto sono i nostri cavalli di battaglia, da anni.
consegna fiori viaaglietta 20maggio

A mezzogiorno con Luigi Brossa a Collegno alle case popolari per proporre di vendere una parte del patrimonio di ATC del centro di Torino e con il ricavato comprare invenduto in aree periferiche, da un metro quadro senza aggiungere un euro possiamo ricavarne due. Passo di corsa in Regione a incontrare alcuni funzionari che mi danno una mano e poi me ne vado a letto una mezzoretta.

Alle 16.30 postazione fissa in via Garibaldi a distribuire volantini e alle 18 importante incontro in sede sui temi del lavoro e delle imprese con Roberto Placido, Beppe Garesio e Diego Castagno. Guida la squadra Marco del Ciello. Bel dibattito, pieno di contenuti, riflessioni e proposte. Sentire che Placido, Garesio e Castagno (nella foto) sostengono la mia candidatura da esperienze politiche assai diverse tra loro mi fa ben sperare. Illusione? Forse.
dibattito sul lavoro 20maggio

Alle 20 passo a trovare i colleghi dell’IPLA che hanno organizzato un confronto su ambiente e partecipate e alle 21 sono a Caselle ad un confronto organizzato da UNCEM per parlare di area metropolitana e territori rurali.
Non sono nemmeno riuscito a mangiare così a mezzanotte circa con Nicola Vono vado a casa sua a Mappano e scrocco un piatto di pasta.
Ovviamente ho dimenticato i volantini che mi serviranno per il giorno dopo così passo ancora dal mio comitato elettorale e con gli occhi che mi si chiudono percorro gli ultimi chilometri in auto verso casa.

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Diario di bordo del candidato – 19 maggio (ultima settimana prima delle elezioni)

dal Diario di bordo del candidato

Lunedì 19 maggio passo la mattinata in Piazza Foroni a volantinare con Giulio Manfedi. E’ la seconda volta che vengo qui e trovo che sia proprio un bel mercato, con bella gente. Incontriamo Luigina Straunovo che insieme a noi e Mecedes Bresso (foto LoSpiffero.it) ha fatto di tutto per denunciare la violazione della legge elettorale perpetrata da Michele Giovine con la sua Lista Pensionati per Cota.

luigina straunovo polacco
Ogni volta che penso che oggi la stessa compagine sostiene Pichetto e che il Tribunale ha dato il via libera a questa operazione, mi rendo conto di quanto ancora dovremo lottare per conquistare un Paese normale e democratico.

Alle 14 in Comune abbiamo consegnato (eccomi con Giulio Manfredi) quasi 400 firme sulla cannabis terapeutica. Una nuova iniziativa di libertà e ragionevolezza che porteremo nelle aule del Comune, costringendo la politica ad un dibattito e ad una decisione.
consegna firme cannabis 19 maggio

Alle 18 bel dibattito in sede sulla Green economy e le prospettive di lavoro legate al territorio. Competenze e idee sul tavolo grazie a Mauro Piazzi, Marco Bussone ed Enrico Quaglino. Il futuro di sviluppo della nostre regione passa anche da questo.
19maggioGreeneconomy

Alla sera riunione organizzativa per lanciare lo sprint finale.
Siamo stanchi ma veramente concentrati.

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Yes, we can(nabis): Radicali presentano petizione comunale per cannabis terapeutica. Boni (radicale nel PD): “Cambiare verso anche su politiche sulle droghe”

Questo pomeriggio una delegazione radicale composta da Igor Boni (candidato radicale alle regionali nella lista PD), Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Silvio Viale (Presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) ha consegnato all’Ufficio Relazioni Pubbliche del Comune di Torino circa 400 firme raccolte in calce alla petizione comunale che chiede al Comune di Torino di attuare una coltivazione sperimentale di cannabis a fini terapeutici. I primi tre firmatari della petizione sono Boni, Manfredi e Alessandro Frezzato (malato di distrofia muscolare, Consiglio generale Associazione Luca Coscioni).

Igor Boni ha dichiarato:

Lo scorso gennaio il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno (a prima firma Silvio Viale) a favore della cannabis terapeutica; è ora di passare dai proclami alle realizzazione concrete, dalle parole ai fatti. In meno di venti giorni siamo riusciti a raccogliere ben oltre le 300 firme richieste dallo Statuto Comunale; e hanno firmato cittadini delle più diverse età ed estrazioni sociali, uno schieramento trasversale che ricorda quello da noi riscontrato l’anno scorso quando raccogliemmo le firme per l’eutanasia legale.

Se sarò eletto in Consiglio Regionale, mi batterò per una legge a sostegno della cannabis terapeutica, come hanno già fatto Toscana, Friuli, Marche, Liguria e Puglia. L’obiettivo finale deve, però, essere una legge nazionale, per evitare disparità di trattamento fra i cittadini residenti nelle diverse regioni.

Torino, 19 maggio 2014

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Diario di bordo del candidato – 18 maggio

dal Diario di bordo del candidato

Domenica 18 maggio, giornata decisamente meno intensa delle scorse e certamente anche di quelle che mi aspettano. Mattina passata a fare spesa per mio padre e poi a preparargli da mangiare.
Dalle 15 sono nel mio comitato elettorale (mi vedete qui con l’inossidabile Silvja Manzi) dove faccio il comunicato di annuncio dell’iniziativa del 19 sulla Green economy con il Presidente dell’UNCEM Lido Riba.
19maggionelcomitatoelettorale

Poi per strada in via Garibaldi dentro lo struscio del pomeriggio a dare volantini (nella foto, mi vedete?). La sensazione non è negativa malgrado la gran parte dei passanti non voglia neanche sentire parlare di politica. Una coppia si ferma e dice che mi voterà, lo avevano già deciso; un’altra signora che conosco ma non ricordo chi sia mi stringe la mano sorridendomi e dice che mi voterà; una terza mi aspetta mentre sono a prendere un caffè perché vuole almeno vedermi un attimo. In Piazza Castello si stanno radunando i tifosi juventini per la festa; un gruppo armato di bandiere, sciarpe e altri stendardi passando mi grida “La politica fa schifo!”. Io prontamente rispondo “Invece il calcio è sanissimo, no?”
viagaribaldi 18maggio

Nel tardo pomeriggio torno in sede per mandare mail e alimentare contatti su facebook. E’ l’anniversario della morte di Enzo Tortora. La commozione dei ricordi c’è ancora malgrado siano passati 26 anni così scrivo queste parole che chiudono una giornata interlocutoria prima della baraonda finale.
enzotortora
Caro Enzo, sono 26 anni che ci hai lasciato e avremmo immenso bisogno del tuo modo garbato di essere liberale, radicale, legalitario e riformatore. La vergogna della malagiustizia italiana, delle lungaggini inaccettabili dei processi, dell’ipocrisia dell’obbligatorietà dell’azione penale, di carceri che sono luoghi di violazione dei diritti dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria, è una realtà che vorrei riuscissimo a cambiare anche in nome delle tue e nostre lotte per la Giustizia Giusta. Credo che ricordare questa data di per sé non serva a molto ma serve certamente non mollare e non accettare che su questi temi non si riesca a dibattere e a produrre riforme degne di questo nome. Caro Enzo, ho cominciato con te la mia militanza politica quando nel lontano 1985 ti ho stretto la mano a Torino in un Teatro Carignano strapieno, avevo 17 anni e lo ricordo limpidamente. Oggi sono ancora qui al tuo fianco e al fianco di chi non china la testa“.

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Per l’anniversario della morte di Enzo Tortora

Caro Enzo, sono 26 anni che ci hai lasciato e avremmo immenso bisogno del tuo modo garbato di essere liberale, radicale, legalitario e riformatore. La vergogna della malagiustizia italiana, delle lungaggini inaccettabili dei processi, dell’ipocrisia dell’obbligatorietà dell’azione penale, di carceri che sono luoghi di violazione dei diritti dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria, è una realtà che vorrei riuscissimo a cambiare anche in nome delle tue e nostre lotte per la Giustizia Giusta. Credo che ricordare questa data di per sé non serva a molto ma serve certamente non mollare e non accettare che su questi temi non si riesca a dibattere e a produrre riforme degne di questo nome. Caro Enzo, ho cominciato con te la mia militanza politica quando nel lontano 1985 ti ho stretto la mano a Torino in un Teatro Carignano strapieno, avevo 17 anni e lo ricordo limpidamente. Oggi sono ancora qui al tuo fianco e al fianco di chi non china la testa.

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Regionali: Marco Boato a sostegno di Igor Boni (radicale nel PD). Lunedì dibattito su Green Economy con Lido Riba e Igor Boni

Marco Boato, storico leader ambientalista e già parlamentare ha inviato il seguente messaggio:

Condivido e trovo ottima la scelta fatta in Piemonte da parte di molti Verdi e Civici di sostenere la candidatura in Consiglio Regionale di Igor Boni. Se pur nella lista PD, da Radicale, le sue battaglie per la legalità, le sue competenze ambientali, il suo impegno nella Associazione Adelaide Aglietta, che presiede, potrebbero fare la differenza in una assise che uscirà da elezioni regionali difficili.
L’assenza nella scadenza regionale della lista dei Verdi Europei-Green Italia – lista che è invece positivamente presente alle elezioni europee – potrebbe trovare in Igor BONI e nella sua sincera laicità e trasversalità un valido supporto nella costruzione di un soggetto politico laico ecologista di livello europeo e capace di ridare una casa comune e riavvicinare Verdi e Radicali in nome dei diritti, della legalità, della democrazia, dell’Europa dei Cittadini e, sicuramente, dell’Ambiente come anima del necessario e inderogabile Nuovo Lavoro.

Domani 19 maggio alle ore 18 presso la sede radicale di Torino in via Botero 11/f si terrà l’incontro/confronto dal titolo: “Green economy, motore di sviluppo del territorio” al quale interverranno Lido Riba (Presidente UNCEM), Enrico Quaglino (vice-presidente Ordine Dottori agronomi e forestali) e Igor Boni (Candidato PD alle regionali)

Dichiarazione di Igor Boni (Radicale nel PD)
Sono tanti gli attestati di stima ricevuti per questa campagna elettorale. Questo di Marco Boato mi riempie di orgoglio. L’orgoglio laico e ambientalista, l’orgoglio di chi lotta per i diritti civili e per la democrazia, l’orgoglio di chi tenta umilmente di seguire le orme di Adelaide Aglietta. Se fossi eletto, con gli amici verdi e ambientalisti faremmo entrare in regione il vento della Green economy e della salvaguardia delle risorse naturali, di un’economia che sappia fare bene i conti con l’ambiente. Contro la cementificazione selvaggia e per la protezione dei suoli. Contro la distruzione dei territori che sono parte importante del nostro futuro economico e lavorativo. Un ringraziamento va anche a Dino Barrera (esponente dei Verdi torinesi) per il supporto e il sostegno. L’appuntamento di domani è una ulteriore occasione di confronto e di proposta sui temi che sono cari al mondo ambientalista.

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Diario di bordo del candidato – 17 maggio

dal Diario di bordo del candidato

Sabato 17 maggio, dopo un incontro con una signora che mi è stata segnalata da un Radicale romano, alla quale ovviamente consegno un po’ di materiale, carico Luigi Brossa e partiamo.
Prima fermata Piazza Castello per unirmi al corteo in sostegno delle ragazze rapite in Nigeria. Attorniato da nigeriani alzo il cartello (guardate la foto) che mi ha preparato Silvio Viale: BringBackOurGirls!
Discorsi in inglese e canti per chiedere che la mobilitazione internazionale cresca.
bbog17maggiopzacastello

Alle 11 siamo al mercato di Piazza Foroni (nella foto) a distribuire il mio volantino e una lettera dove si illustra il progetto che vogliamo realizzare sulle case popolari: “Più case popolari!”, vendendo parte del patrimonio di grande valore nelle aree centrali della città e acquistando un numero molto maggiore di metri quadri tra il tanto invenduto della periferia e dei comuni limitrofi a Torino.
mercato pzza cerignola 17 maggio

C’è davvero tanta gente, forse è la volta che ne ho vista di più tra i numerosi mercati che ho frequentato. Un signore siciliano con un eloquio antico sostiene che oggi, anche se tutti hanno studiato, c’è più ignoranza di quando lui era piccolo e solo uno su dieci sapeva leggere e scrivere. A prima vista si direbbe una sciocchezza, ma anche qui, per certi aspetti, c’è un fondo di verità su cui riflettere. E’ probabilmente un ex elettore di Berlusconi che non voterà.

All’ora di pranzo ci trasferiamo nelle vicine case popolari a parlare con i condomini e lasciare nelle buche la lettera con la proposta. Quanti la leggeranno davvero? Difficile dirlo. In alcune buche ci sono già i miei volantini: ma chi li avrà messi? Mistero. Comunque mi dà la sensazione che ci siano persone, anche lontane da me, che si stanno impegnando ed è un buon segno.

Pomeriggio a mandare comunicati e poi alle 16 in via Garibaldi con l’inossibabile Giulio Manfredi e un’altra decina di compagni e amici per l’ultimo tavolo di raccolta firme sulla cannabis terapeutica.
Incontro un signore che conosco da tempo che mi dice che qualcuno da Milano lo ha chiamato per votarmi. Questa mobilitazione diffusa è sorprendente.
Nel frattempo arriva un messaggio via sms di Marco Boato (nella foto) con parole di sostegno molto esplicite. Me lo avevano annunciato ieri ma leggendolo sono ancora più contento di aver scelto di candidarmi.
marco boato2

Alle 17 tengo l’ormai tradizionale comizio volante che oggi si svolge in contemporanea a quello di Beppe Grillo, che è in Piazza Castello. Una ragazza con gli occhi invasati passa, ci guarda con aria di sfida e urla: “Corrotti! Truffatori!” e poi con il dito indice e medio a indicare una V grida “Vinciamo noi!”. Effetti dell’adrenalina del comizio del comico.

Alle 18.30 sono a casa (ormai ci passo veramente solo per dormire) dove mia moglie mi ha preparato un aperitivo invitando una decina di parenti. Sul terrazzino beviamo qualcosa e mangiamo stuzzichini, ma poi per un’ora buona devo rispondere ad una serie di domande su cosa voglio fare e come.

Sembra finita ma invece alle 23 Carlo Donati mi ha organizzato una serata in una discoteca Gay di C.so Vittorio. Entriamo. Distribuiamo volantini, parliamo con il sosia di Platinette (nella foto con me) e poi si balla.
17maggioLesFoliesScandal

Mi propongono di parlare per qualche minuto ma l’ambiente non mi pare ideale: la gente che è lì non ha voglia di interrompere la festa e sentire uno che gli racconta di politica. Così si va avanti fino alle 2 e poi vado a letto.

La città a quell’ora di questo sabato sembra essere viva come in un qualsiasi pomeriggio nell’ora di punta. Traffico bloccato e parcheggio selvaggio. Li lascio proseguire la nottata ma per me finisce qui.

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