Candidato sindaco di Torino 2021

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Nomine Sanità: bene delega a Governo e dichiarazioni Gariglio. Che ne pensa Saitta?

Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) e Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Nel Consiglio dei Ministri di venerdì scorso è stato varata una delega al Governo in merito alla selezione dei direttori generali, sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie che va nella direzione giusta, ponendo l’accento sul merito e sulle competenze e cercando di disincentivare le appartenenze partitiche o, meglio, la vicinanza ai numerosi gruppi di potere di cui è composta l’attuale partitocrazia senza partiti.

Occorre andare fino in fondo in questa riforma senza spesa; non basta un albo nazionale (o regionale per i direttori sanitari e amministrativi) da cui pescare; occorre affidare la pesca a soggetti esterni alla giunta regionale (agenzie di consulenza accreditate a livello nazionale), in grado di fornire all’organo politico una rosa ristretta di nomi tra cui scegliere non solo più il direttore generale ma, grazie alle nuove disposizioni governative, anche quello sanitario e amministrativo, in passato scelti personalmente dal direttore generale.

Per l’ennesima volta, Davide Gariglio (segretario regionale del PD, prossimo capogruppo PD in consiglio regionale) ha rilanciato la sua e nostra proposta, già formalizzata in un PDL. Sergio Chiamparino aveva iniziato la campagna elettorale facendo sua la proposta radicale, che, ricordiamolo, risale al 2002.

Oggi è entrata nel pieno delle sue funzioni la Giunta Regionale per cui una domanda è d’obbligo: cosa pensa della riforma dei criteri di nomina dei direttori delle aziende sanitarie regionali il neo-assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta?

Torino, 16 giugno 2014

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Dal bilancio al rilancio con un gioco di squadra

per editorialino
Lunedì 9 giugno una quarantina di persone hanno partecipato all’evento che ho promosso “Elezioni regionali: dal Bilancio al Rilancio”. Numerosi interventi e discussione franca con una parte significativa di chi ha collaborato alla mia campagna elettorale. Come ho detto in quell’occasione credo che vi siano tre alternative.
La prima è che in seguito al risultato di preferenze ottenuto, lusinghiero ma non sufficiente, ognuno torni alla propria occupazione abbandonando l’ambizione di fare politica.
La seconda è che ciascuno di noi rientri nei suoi territori di competenza riprendendo a fare attività politica in piccoli gruppi: i radicali nell’Associazione Aglietta, i piddini in LibertàEguale, gli amici di Exit e dell’UAAR nelle loro associazioni, i Verdi con i Verdi, i Socialisti con i Socialisti, etc.
La terza, la più ambiziosa, è quella di riuscire a costruire qualcosa di nuovo e di diverso, che ci costringa a lavorare insieme, abbandonando in toto o in parte le vecchie abitudini un po’ stantie che ci fanno sentire sicuri ma che sono ormai legacci da strappare se vogliamo fare un salto di qualità. Occorre definire leadership, occorre definire priorità e progetti (abbiamo solo da scegliere tra i molti messi in campo) ma soprattutto occorre definire una modalità organizzativa che sia efficace, snella e chiara nelle responsabilità.
salaAB+9giugno
I Radicali in Piemonte in questi anni, da soli o con collaborazioni strappate a questo o quello, sono riusciti a fare grandi cose: anagrafe degli eletti, garante delle carceri, Cota a casa, testamento biologico, RU486 legalizzata e molto altro. Ma per divenire protagonisti del cambiamento dobbiamo avere l’ambizione di tenere in mano il pallino delle riforme e non solo costringere la Politica degli altri a farle proprie dopo estenuanti battaglie. Ne avremo la forza e la capacità? Avremo il sostegno finanziario necessario? Sapremo mettere da parte personalismi per fare un gioco di squadra? Credo dipenderà da ciascuno di noi. Io ci voglio provare.

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Giunta: Saitta non rappresenta rottura significativa dopo triade Ferrero-Monferino-Cavallera

Igor Boni e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Innanzitutto rivolgiamo a Sergio Chiamparino e ai nuovi Assessori il nostro augurio di buon lavoro. Sui nomi scelti per la formazione della nuova Giunta è meglio astenersi per il momento da giudizi; giudicheremo alla prova dei fatti. E’ evidente in ogni caso in partenza il salto di qualità dopo la drammatica esperienza della Giunta Cota.

La nomina cruciale era quella alla Sanità, visto che lì va l’80% del bilancio regionale e che chi va lì si trova in eredità quattro anni contrassegnati da tre assessori alla Sanità di cui il primo (Caterina Ferrero) arrestata e sottoposto a procedimento penale; il secondo (Paolo Monferino) arrivato per fare la ‘rivoluzione in sanità’ (Cota dixit) e andato via con le pive nel sacco, senza nemmeno rendere nota la sua dichiarazione dei redditi e il terzo (Ugo Cavallera) di nobile scuola democristiana e quindi non certo in grado di produrre la svolta necessaria basata su riorganizzazione, risparmi, competenza e merito.

Invece è proprio dalla riforma sanitaria piemontese che passerà gran parte del successo o dell’insuccesso dell’intera Giunta. Antonio Saitta è in partenza un degno successore di Ugo Cavallera, nulla di meno e nulla di più. Saremo contenti di ricrederci ma non vediamo in lui, nella sua storia, alcun elemento di significativa rottura rispetto al passato. Non basta certo il requisito dell’onestà per fare bene l’Assessore alla Sanità in una situazione drammatica dei conti come quella che abbiamo davanti.

Torino, 10 giugno 2014

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Elezioni Regionali: Dal Bilancio al Rilancio

Lunedì 9 giugno, alle ore 18, presso la sala AB+ di via della Basilica 13 a Torino, si terrà un incontro per fare un bilancio del risultato ottenuto alle scorse regionali e rilanciare le attività dei prossimi mesi in nome di Laicità, Trasparenza, Legalità e Responsabilità.
Parteciperanno all’evento i tanti che hanno contribuito a costruire oltre 40 giorni di politica pulita, propositiva e concreta.
L’incontro è aperto a tutti coloro che hanno voglia di metterci la faccia, di proporre un’idea e che credono nel motto “Non mollare!”.
Poi – per chi vuole – tutti ai Tre Galli a bere e mangiare qualcosa insieme.

Igor Boni

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Quattro proposte e tre nomi per Giunta Chiamparino

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, gli esponenti radicali Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvio Viale e Gigi Brossa (esponente PD torinese) hanno proposto al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino l’inserimento nella squadra degli assessori del giuslavorista Pietro Ichino, dell’esperta in politiche ambientali Noemi Gallo (presente alla conferenza stampa) e dello stesso Igor Boni.

I tre nomi sono strettamente collegati alle proposte politiche fatte a Chiamparino, su cui peraltro Igor Boni ha incentrato la sua campagna elettorale:

1 – Considerati i dati drammatici sulla disoccupazione, occorre passare da politiche passive sul lavoro (mettere delle toppe dove si riesce) a politiche attive. Occorre sperimentare in Piemonte il contratto di ricollocazione proposto da Pietro Ichino, previsto nell’ultima legge finanziaria, mettendo sullo stesso piano tutti coloro che perdono il lavoro, legando ogni lavoratore ad un percorso formativo e legando la retribuzione delle società pubbliche o private che si occupano di costruire il percorso di reinserimento del lavoratore alla reale buona riuscita dell’operazione.

2 – sulla Green-economy occorre passare dalla parole ai fatti, costruendo un assessorato delle attività produttive che faccia di questi temi, della ricerca e dell’energia volani di crescita concreti, abbandonando vecchie visioni e abbracciando l’economia verde come una delle poche possibilità di uscita dalla crisi. Energie rinnovabili, filiere energetiche e ricerca in campo energetico sono aspetti essenziali da mettere a sistema in un progetto regionale che deve essere all’avanguardia.

3 – occorre affermare sin da ora che, malgrado la Regione non abbia potestà legislativa in merito alle coppie di fatto o ai matrimoni omosessuali, su tutti i temi legati al welfare regionale, a partire dalla “questione casa”, si introdurrà nella legislazione regionale una interpretazione moderna del concetto di famiglia, che non può e non deve più essere solamente legata ad un uomo e una donna, magari sposati. Parliamo finalmente di famiglie e non di famiglia e parliamo finalmente di parità di diritti per tutti, nessuno escluso.

4 – occorre introdurre finalmente una politica ambientale degna di questo nome, che sappia da una parte proteggere le risorse naturali anche con nuove disposizioni di legge, sul modello di quanto richiede l’Europa, partendo prioritariamente dalla protezione del suolo e della necessaria riduzione del consumo di suolo, e dall’altra parte sappia confrontarsi con le politiche economiche e di sviluppo con pari dignità. Passa dalla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio la possibilità di sviluppo del turismo e delle produzioni tipiche. Passa dall’ambiente il futuro anche dell’economia.

5 – dopo i casi Mose a Venezia ed Expo2015 a Milano la questione trasparenza (nostro cavallo di battaglia) è sempre più centrale. Su questo tema, assieme al segretario regionale del PD Davide Gariglio, abbiamo predisposto il progetto di legge “Piemonte trasparente”, che mira a togliere le mani dei partiti dalle nomine della sanità e a rendere i processi di affidamento degli appalti e delle nomine assolutamente tracciabili da chiunque.

Torino, 6 giugno 2014

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L’area laica e riformatrice batte un colpo: tre proposte a Chiamparino

Domani, venerdì 6 giugno, alle ore 12:00, presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta (Torino, Via Botero n. 11/f), si terrà una conferenza stampa nella quale alcuni esponenti del PD e dei Radicali proporranno al neo-presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, tre proposte di Governo che diano forza al cambiamento da tanti evocato.

Interverranno:

Igor Boni – candidato alle scorse regionali come radicale nella lista PD
Luigi Brossa – LibertàEguale, dirigente PD torinese
Giulio Manfredi – Segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta
SIlvio Viale – Consigliere comunale radicale eletto nel PD

Torino, 5 giugno 2014

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Bene Chiamparino su commissione inchiesta Sanità. Ora fuori i partiti dalla Sanità con pdl “Piemonte trasparente”

Igor Boni (esponente radicale PD):

Già in campagna elettorale avevo chiesto la ricostituzione della Commissione d’indagine del Consiglio Regionale su sanità e appalti pubblici. Innanzitutto per non sprecare tutto il lavoro fatto, tutto il materiale acquisito dalla Commissione; per un ragione di ‘buon senso’, come dice giustamente Sergio Chiamparino.
E poi la Commissione d’inchiesta costituirebbe un utile supporto e completamento, sul fronte caldo della sanità regionale, del progetto di legge “Piemonte Trasparente” che ho predisposto con Davide Gariglio, con la collaborazione dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta; progetto che Gariglio potrà presentare all’apertura dei lavori del Consiglio regionale e che costituisce l’occasione per togliere finalmente dalle mani dei partiti le nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie regionali.

Torino, 29 maggio 2014

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Regionali, Boni (radicale nel PD): ripartiamo da 1557 preferenze, dal progetto “Piemonte trasparente” e dalla disponibilità di Pietro Ichino

Igor Boni (candidato radicale nella Lista PD alle elezioni regionali):

Le 1.557 preferenze che ho ricevuto sono chiaramente insufficienti per permettermi di entrare a Palazzo Lascaris. Rappresentano comunque un gruzzolo di credibilità politica conquistato faticosamente, giorno dopo giorno, in una campagna elettorale dove ero consapevole fin dall’inizio di essere un vaso di coccio in viaggio con tanti vasi di ferro, molti degli altri candidati nella lista PD. Non rinnego nulla della scelta fatta che è stata la logica conseguenza della prima scelta che io, Silvio Viale e Giulio Manfredi compimmo nel novembre 2012, quando appoggiammo alle primarie del PD Matto Renzi contro Pier Luigi Bersani e contro tanti che oggi nel PD sono Renziani senza se e senza ma.
In questi oltre trenta giorni di campagna elettorale siamo riusciti a concepire cose utili per il futuro, dal progetto di legge “Piemonte trasparente”, fatto proprio dal segretario regionale del PD Davide Gariglio, alla disponibilità a venire in Piemonte a fare l’assessore regionale al Lavoro dell’economista Pietro Ichino.

Siamo riusciti a dare ossigeno a tanti che si erano allontanati dalla politica, dai Radicali e dal PD; con loro vorrei ricominciare da questo risultato per guardare avanti.
Come sempre, ripartiamo non dalla ‘roba’ ma dalla politica”.

www.igorboni.it

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Grazie a tutti. E adesso ricomincio da 1557

L’amarezza c’è. Lo ammetto.
1557 preferenze – di cui 1066 a Torino città – sono tante per me ed è un risultato che considero buono. Certo però se fossimo riusciti ad avere una postazione in Consiglio regionale avremmo potuto fare molto di più di quello che potremo fare così. Per entrare in Consiglio d’altronde ne servivano il doppio. Eppure sono stati 40 giorni belli, nei quali abbiamo messo in pratica una politica diversa, in tanti, con un entusiasmo che credo molti non avevano più da tempo. Siamo stati parte del cambiamento che prefiguriamo; non lo abbiamo solo evocato, lo abbiamo fatto. E’ questo il bicchiere mezzo pieno da cui ripartire sapendo che di strada da fare per conquistare un Piemonte diverso e un PD rinnovato e nuovo ce n’è molta. Nessuna recriminazione; la dinamica delle preferenze è negativa e lo si dimostra ad ogni occasione ed è per questo che auspichiamo collegi uninominali dove mettere a confronto persone, storie, idee e proposte.
Resta infine un ringraziamento collettivo da rivolgere ai tanti che mi/ci hanno dato una mano. Molti dei quali inaspettati. Quando ho deciso di buttarmi in questa avventura mi son detto che avrei dovuto evitare il rimpianto di non aver provato e fatto qualcosa in più. In coscienza so che abbiamo fatto tutto il possibile con i mezzi a disposizione e che quelle 1557 persone (più qualcun’altra che mi ha votato alle europee sbagliandosi) sono voti conquistati uno per uno. Proprio uno per uno. Questo fa la differenza nel metodo ma purtroppo fa anche la differenza nel risultato. Non mi resta che chiudere questa pagina, accantonando al più presto l’amarezza per ricominciare a lottare. Spero che la squadra eterogenea che si è costituita in questa nostra campagna elettorale continui ad avere voglia e passione per proseguire il percorso.
Io certamente non mi fermo qui.

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Boni (Radicale PD): inaccettabili dichiarazioni sindacato autonomo GTT. Far prevalere competenze su appartenenze

Sui giornali di oggi è possibile leggere la seguente dichiarazione di Fabio Cermenati (sindacato autonomo Fast-Confsal), rispetto al problema dei tanti autisti GTT impegnati nei seggi elettorali: “… Dovrebbero essere i partiti, dato che sono la nostra proprietà, a contenere il fenomeno …”.

Igor BONI (candidato radicale nella lista PD su Torino e provincia):

La dichiarazione del sindacalista autonomo è inaccettabile; non si devono confondere né le aziende nè le istituzioni con i partiti. E’ tristemente vero che le parole di Cermenati fotografano una situazione che è talmente ormai incancrenita da essere accettata da quasi tutti; nel quasi ci stanno i radicali, da mezzo secolo. Io non mi accontento di scattare la fotografia; mi sono candidato per cambiare verso anche nella gestione delle partecipate regionali, per avere anche qui più trasparenza, per togliere le mani dei partiti dalla gestione della cosa pubblica. Le competenze devono prevalere sulle appartenenze. Utopia? Girando piazze e mercati, ho toccato con mano il livello di rabbia e frustrazione dei cittadini; i partiti saranno costretti a cambiare anche in questo settore, come sono stati costretti a ridurre i costi della politica, o, meglio, i costi della partitocrazia.

Torino, 25/05/2014

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