Candidato sindaco di Torino 2021

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LEGGE ELETTORALE/RADICALI: NO ALLA CONTRORIFORMA DELLE PREFERENZE. ROTTAMIAMOLE ANCHE DALLE LEGGI REGIONALI

I Radicali Silvio Viale (Presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) e Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) intervengono nel dibattito sulla legge elettorale con la seguente dichiarazione:
“La reintroduzione delle preferenze sbandierata dai 5 stelle, dal Nuovo Centrodestra, da una parte del PD e da un parte di Forza Italia come un atto di democrazia per “permettere ai cittadini di scegliere i propri eletti” avrebbe il solo effetto di alimentare clientele e clan di ogni sorta. Sembra che ci si sia dimenticati che proprio le preferenze sono state responsabili dei peggiori mali della prima repubblica. Come ci si è dimenticati in fretta che gli italiani le abolirono con due referendum. In questo bailamme persino il ritorno al Mattarellum sembra essere un passo avanti contro quella che si configura come una controriforma. Nessun sistema è perfetto, ma non v’è dubbio che i collegi impongano la scelta della persona in un confronto virtuosa per strappare voti agli avversari, mentre con le preferenze decidono esigue minoranze di elettori in una lotta fratricida, tutta interna alle liste. Riciclare le preferenze significa cambiare verso nella direzione sbagliata, verso le macerie della prima repubblica, mentre bisognerebbe rottamarle definitivamente anche nelle elezioni regionali, insieme ai listini bloccati.”

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IPLA: NOMINA DELL’AMMINISTRATORE UNICO PRODUCE OLTRE 110.000 EURO DI RISPARMIO. GIOCO DI SQUADRA CON LA GIUNTA PER UNA SOLUZIONE POSITIVA

Si è svolta questa mattina nella sede dell’Istituto Piante da Legno e Ambiente (I.P.L.A. SpA) la conferenza stampa di presentazione del nuovo corso. Sono intervenuti Igor Boni (Amministratore Unico), Luca Rossi (Direttore Generale f.f.) e Paolo Roberto (Responsabile progetti lotta alle zanzare)

Sono stati presentati i dati di risparmio ottenuti in seguito alla nomina dell’Amministratore Unico, Igor Boni, che fino al 22 luglio ha ricoperto in Ipla il ruolo di Responsabile dell’Unità Operativa Patologie Ambientali e Tutela del Suolo. Il mandato ha carattere temporaneo e scadrà il 30 aprile 2015 alla presentazione del Bilancio della società.

Rispetto alla precedente gestione con Presidente, Vice-Presidente e due membri del Consiglio di Amministrazione, la Giunta, adottando una soluzione contemplata dal nuovo Statuto societario approvato nel mese di aprile scorso, ha previsto un’unica figura che, anche in considerazione del dimezzamento del compenso dei tre Sindaci, porterà ad una riduzione dei costi di almeno 110.000 euro, comprendendo anche la riduzione di un’unità del numero dei tecnici (Igor Boni passa temporaneamente dal personale dipendente a tempo indeterminato ad un contratto co.co. co. per ricoprire il ruolo di Amministratore Unico).

E’ stato inoltre reso pubblico il livello di retribuzione annuo del nuovo Amministratore Unico, che sarà di 38.500 € lordi base, che potrà essere incrementato a 46.750 € lordi alla presentazione di un nuovo piano industriale per raggiungere un massimo di 55.000 € lordi se si produrrà una riduzione dei costi dell’azienda di almeno il 2,5%. La retribuzione lorda annua di Igor Boni in qualità di dipendente dell’Istituto era pari a 44.500 € lordi annui. Tutti i dati retributivi, il curriculum e i rimborsi saranno pubblicati sul sito www.ipla.org.

Durante la conferenza stampa Luca Rossi, Direttore dell’Istituto, ha illustrato l’attuale situazione finanziaria e di bilancio dell’I.P.L.A. evidenziando che il limitato capitale sociale obbliga ad un costante e puntuale monitoraggio degli aspetti economici, e che vi è l’assoluta necessità di pervenire entro la fine dell’anno alla definizione di un nuovo assetto aziendale che permetta di poter operare non più in situazioni di emergenza ma con prospettive di medio termine.

In chiusura Paolo Roberto, Responsabile aziendale dei progetti lotta alle zanzare, ha illustrato lo stato di avanzamento della campagna di lotta in corso che, come per le altre annualità, prevede su tutta la Regione consistenti interventi in ambito urbano e risicolo oltre al monitoraggio della diffusione dei vettori di patologie umane e animali veicolate dalle zanzare come virus della West Nile Disease. E’ stato inoltre annunciato l’apertura di un protocollo con l’aeroporto “Sandro Pertini” di Caselle per monitorare l’ingresso dall’estero di specie di zanzare vettrici di malattie.
Dichiara Igor Boni:
“Per IPLA c’è la necessità e l’urgenza di un gioco di squadra tra i vertici aziendali e la Giunta regionale. Ho accettato questo incarico gravoso, colmo di insidie e responsabilità, perché credo vi sia l’occasione di voltare pagina e costruire un futuro per le competenze del nostro Istituto. La legislazione ci limita nella possibilità di assumere incarichi al di fuori della proprietà (Regione Piemonte, Comune di Torino e Regione Valle d’Aosta) ma vogliamo trovare una strada percorribile. La Green-economy, sempre sbandierata, il territorio, la salvaguardia delle risorse naturali, la lotta alle zanzare, l’agricoltura, la gestione forestale e l’ambiente, la gestione del ciclo dei rifiuti, i progetti internazionali finalizzati a convogliare verso la nostra regione i finanziamenti europei, sono sempre stati i nostri cavalli di battaglia. Vogliamo/dobbiamo costruire nei prossimi mesi una riforma che dia stabilità e il massimo dell’utilità ai nostri committenti. Se ci riusciremo non lo so ma ce la metteremo tutta”.

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Da dipendente ad Amministratore Unico dell’Ipla
(a pari stipendio…).
L’inusuale nomina di un competente

pezzo nomina ipla
Ho atteso molti giorni prima di scrivere qualcosa sul nuovo incarico che mi è stato affidato dalla Giunta regionale e deliberato ufficialmente dall’Assemblea dei Soci di IPLA spa lunedì 21 luglio, dopo che l’ho accettato. Non avevo fino ad oggi gli elementi per dire qualcosa con piena cognizione di causa.

Dopo venti anni di lavoro da dipendente dell’Istituto in cui da molto tempo sono il responsabile dell’Unità Operativa Patologie Ambientali e Tutela del Suolo e della Valorizzazione del Personale, oggi vengo chiamato a ricoprire il ruolo di Amministratore Unico.

La nuova Giunta guidata da Sergio Chiamparino ha deciso di operare per IPLA una scelta interna e, dopo il rifiuto del mio Direttore f.f. (dott. Luca Rossi) è stato proposto mio nome in virtù della segnalazione fatta all’Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero proprio dal Direttore dell’IPLA.

Per la Regione l’alternativa alla mia nomina era aprire un nuovo bando e selezionare qualcuno che doveva cominciare da zero, come tante volte è accaduto in questi 35 anni di vita dell’IPLA.
Per questo non ho avuto dubbi nell’offrire la mia disponibilità ancor prima di conoscere i tempi, il compenso e il mandato: questo in nome dei due anni di intensa lotta condivisa con tutti i colleghi per cercare una via d’uscita dalla crisi di una società che per legge ha la considerevole limitazione di non poter più assumere incarichi se non dalla proprietà, ossia dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino e dalla Regione Valle d’Aosta, e che peraltro si occupa di ambiente, territorio, conservazione delle risorse naturali e della tanto invocata green-economy.

Lunedì finalmente molti aspetti si sono chiariti. L’incarico scadrà il 30 aprile 2015, alla presentazione e approvazione del Bilancio della società relativo al 2014. Il compenso sarà, come base, inferiore a quello che potrei avere mantenendo la mia vecchia posizione lavorativa e potrà arrivare a circa 150-200 euro netti in più se raggiungerò gli obiettivi prefissati (di questo parlerò approfonditamente in una conferenza stampa che sto organizzando).
Dal punto di vista previdenziale non vi è dubbio che perderò dei pezzi per strada lasciando temporaneamente il comodo posto di dipendente a tempo indeterminato per uno che suona alto, Amministratore Unico, ma che tecnicamente è quello di un Co.Co.Co.
In pratica, se andrà bene, non avrò alcun vantaggio economico sostanziale. Avrò però l’onore di ricoprire questo ruolo, un grande onore a dire il vero.
In compenso avrò grandi responsabilità: sull’applicazione delle norme sulla sicurezza, sul rispetto delle procedure, sul bilancio della società che non naviga certo in buone acque e soprattutto sulla costruzione di un futuro possibile.

Per vent’anni ho tenuto completamente distinte la mia vita lavorativa di tecnico all’IPLA e quella dell’impegno politico, che tenevo ovviamente fuori dall’ufficio. Lo preciso con buona pace di quelli che hanno interpretato l’incarico che mi hanno conferito come il riconoscimento a chi non è stato eletto, una “paga del soldato” nel ben noto stile partitocratrico.
La mia nomina, da dipendente ad Amministratore Unico, rappresenta quindi adesso un’eccezione, un unicum forse, anche se sarebbe assai opportuno divenisse pratica abituale in tante altre realtà, perché si risparmiano tanti soldi, visto che non c’è più un CDA e che si impiega personale interno senza aggiungere altre voci all’elenco degli emolumenti.

Si potrà dire che c’è qualcosa sotto, che il guadagno da qualche parte deve pur arrivare. Sarà allora l’occasione per mettere finalmente in opera, in prima persona, le tante proposte sulla trasparenza fatte in mesi e anni addietro. Sarà pubblicato al più presto sul sito (www.ipla.org) il mio reddito passato e presente, le mie proprietà e quelle dei miei famigliari fino al secondo grado (come previsto dalla legge spesso inapplicata) e periodicamente metterò online tutti i miei rimborsi spese, mese per mese, tipologia di spesa per tipologia di spesa. Una parte di questi dati peraltro sono disponibili già da tempo su www.igorboni.it.

Questa sarà anche l’occasione per mettermi alla prova e tentare con tutte le mie forze di individuare una strada percorribile, insieme agli Assessori competenti e ai colleghi, per il futuro dell’Istituto e delle sue attività a favore della Regione e del territorio. Lo diciamo da anni: economia e ambiente devono trovare il modo di procedere insieme. Possiamo e dobbiamo tutti dare il nostro contributo perché un pezzo importante dello sviluppo economico passa e passerà, dai nodi cruciale dell’ambiente e del territorio. Se ci riuscirò non lo so; so che ci metterò tutto il mio impegno e la mia passione.

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Chiamparino riceve Radicali. Trasparenza, lavoro, cannabis terapeutica, aborto i temi affrontati

Mercoledì 23 luglio una delegazione radicale (composta da Igor Boni, Giulio Manfredi, Graziella Mirando e Silvio Viale) è stata ricevuta dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.
In un’ora di discussione franca e cordiale, gli esponenti radicali hanno illustrato a Chiamparino i seguenti punti:
TRASPARENZA – il dossier “grattacielo Regione” è il primo banco di prova della nuova amministrazione regionale, per dimostrare nei fatti che anche in materia di trasparenza si cambia verso rispetto alla Giunta Cota: rivitalizzare il sito ad hoc (sedeunica.regione.piemonte.it), inserendovi tutti i provvedimenti emanati in questi anni, in versione integrale, ma anche aggiornamenti continui sullo stato dell’opera.
Nel rispetto delle reciproche competenze, i radicali hanno chiesto a Chiamparino la massima attenzione alla Proposta di legge sulla Trasparenza predisposta dal consigliere Davide Gariglio, con la collaborazione dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.
I radicali hanno appreso con favore che il futuro “commissario per la legalità”, annunciato da Chiamparino in occasione dell’illustrazione del suo programma di governo, svolgerà il suo compito a tempo pieno.
LAVORO – E’ stata ribadita a Chiamparino l’opportunità di verificare gli spazi in Regione Piemonte per l’applicazione del “contratto di ricollocazione” proposto da Pietro Ichino, che è divenuto una realtà percorribile con l’approvazione della scorsa legge finanziaria. Nella prospettiva di eliminare le enormi differenze tra lavoratori con diversi contratti che perdono il posto e per ridurre gli effetti nefasti della cassa integrazione in deroga (in qualche caso in deroga anche alla logica), il contratto di ricollocazione è un’opzione che, verificando le situazioni di crisi esistenti sul territorio, potrebbe essere sperimentata.
CANNABIS TERAPEUTICA – Necessità ed urgenza che la Regione Piemonte si doti, sulla scorta di quanto già fatto da altre regioni, di una legge che garantisca ai cittadini malati di accedere ai medicinali contenenti i principi attivi della cannabis. Esiste da anni una legge al riguardo ma la triste realtà è che solo 60 cittadini in tutta Italia possono accedere a tali medicinali, a causa degli alti costi e della burocrazia.
INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA – I radicali hanno sollecitato l’adozione da parte della Regione di una circolare che formalizzi ufficialmente la possibilità per le donne che hanno scelto l’aborto farmacologico di usufruire del regime di “day hospital” nei tre giorni intercorrenti fra la prima e la seconda assunzione.
A fine incontro Igor Boni ha scambiato con il Presidente alcune prime valutazioni riguardo all’IPLA SpA, istituto che da ieri, martedì 23 luglio, guida con il ruolo di Amministratore Unico, dopo avervi lavorato per venti anni come dipendente.

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Giunta elezioni: ottima elezione di Mighetti. Ora ci aspettiamo rigore su casi Marrone, Ruffino e Ottria; in caso contrario attiveremo azioni popolari

Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) e Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):

“Eleggendo Paolo Mighetti (M5S) a suo presidente, la Giunta delle Elezioni del Consiglio Regionale ha fatto la cosa giusta. Da sempre la presidenza della Giunta è stata assegnata a un rappresentante dell’opposizione e riteniamo che un rappresentante del M5S possa assicurare rigore e rapidità nella trattazione dei vari casi; ricordiamo come ultimo precedente negativo gli oltre quattro mesi di tempo che ci sono voluti per far decadere Michele Giovine, condannato in via definitiva per le firme false (tranne poi sostituirlo del tutto illegittimamente con Sara Franchino). Nei casi di Maurizio Marrone e di Daniela Ruffino, si tratterà di verificare se la data di dimissioni dei due consiglieri regionali dagli incarichi ricoperti rispettivamente in Ires e in Sito spa e Sito Logistica e’ antecedente o meno alla presentazione delle loro candidature alle elezioni regionali; nel caso di Valter Ottria, è del tutto evidente che per continuare a fare il consigliere regionale deve dimettersi da sindaco di Rivalta Bormida.
In caso di decisioni errate o di colpevoli ritardi da parte della Giunta delle Elezioni, ricordiamo che non è necessario essere radicali per attivare lo strumento dell’ “azione popolare”, il ricorso del cittadino elettore al tribunale ordinario per fare sancire l’ineleggibilità o l’incompatibilità del consigliere. I radicali l’hanno utilizzato spesso in passato, anche quando, dieci anni fa, il plenum del Consiglio Regionale dichiarò ammissibile la presenza in consiglio di Rolando Picchioni (allora eletto nella Margherita), chiaramente incompatibile per i suoi incarichi al Salone del Libro e alla “Fondazione Gorbaciov”; promuovemmo l’azione popolare presso il Tribunale di Torino, che sancì l’incompatibilità di Picchioni.
Allora come ora siamo pronti e disponibili a collaborare con chiunque si batte per il rispetto della legge.”

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Diario di una serata particolare… alla presentazione del mio libro

30 giugno 2014
Alla presentazione del mio libro….
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E’ da tanto tempo che non ero così emozionato prima di un evento pubblico. Ormai riesco a cavarmela abbastanza facilmente in ogni situazione, di fronte alle telecamere o ad un pubblico numeroso. L’esperienza conta e nelle discussioni politiche rende tutto più semplice. La passione politica insieme alla voglia di cambiare e alle nostre proposte che spaziano su gran parte dei temi formano una miscela positiva che mi rende sicuro.
Eppure ieri alla presentazione del mio libro all’inizio ero in imbarazzo. E’ stato come mettere a nudo un pezzo di me che è solo mio. Un’esperienza nuova, senza alcun dubbio.
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Devo ringraziare Georgia Manzi che ha parlato di me come fossi uno scrittore vero ed è stato gratificante. Devo ringraziarla perché leggendo il libro ha colto l’essenziale e siamo riusciti in una quarantina di minuti a parlare della cornice e dei contenuti senza dire tutto.
Il prima, il durante e il dopo mi ha ricordato gli esami all’Università quando si viveva l’apprensione prima di iniziare e tutto diventava più facile durante l’esame stesso fino al voto finale.
Fortunatamente in questo caso il voto non c’è stato ma c’è stato affetto e curiosità in un clima sereno. Con molti compagni radicali che conosco da trent’anni ho avuto l’occasione di spogliarmi un po’ per mostrare aspetti che raramente ho condiviso. Ed è stato piacevole.
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Abbiamo venduto più di una ventina di copie che ho diligentemente dedicato e autografato a tutti quelli che me lo hanno richiesto. Come promesso, un terzo del ricavato dalle vendite è finito nelle casse dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta (poco più di 100 euro che per noi che viviamo di autofinanziamento non sono pochi).
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Una serata che ricorderò con piacere anche perché ho potuto parlare della mia terra, delle mie rocce, delle mie piante, della mia pioggia, del mio vento, di me. Quest’estate tornerò dalla Rupe di Casa Trogoni e sarò io a raccontarle qualcosa e a portarle in regalo una copia del libro che mi ha dettato. Lo metterò in un anfratto protetto tra due strati di arenaria e lo lascerò lì a consumarsi lentamente, anno dopo anno, fino a diventare esso stesso parte della Storia.
Per chi volesse una copia
COME LE PIETRE RACCONTANO
La grande favola dell’Appennino
Igor Boni
Edizioni Andromeda
pp. 94 – http://www.edizioniandromeda.com/page/catalogo/op/read/id/1247

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TorinoPride: la Regione modifichi la legislazione per dare pari diritti a tutte le famiglie

I Radicali saranno presenti come sempre al Pride di Torino con le loro bandiere e i loro striscioni. Nell’occasione Igor Boni e Giulio Manfredi (presidente e segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato:

Il patrocinio della Regione Piemonte al Pride di Torino e la presenza di Sergio Chiamparino sono buone notizie ma oltre ai simboli occorre portare innovazione nella legislazione regionale.

Noi ci saremo al Pride anche per chiedere che in tutta la legislazione relativa al welfare regionale siano concessi stessi diritti a tutte le famiglie. Il grado di civiltà e di cambiamento di questa regione si vedrà anche dalla capacità di riconoscere a tutti i suoi cittadini le stesse opportunità. Non possiamo chiedere alla Regione di riconoscere il matrimonio omosessuale dato che questo è compito di una legge dello Stato (peraltro, riscontriamo la volontà del premier Renzi di cambiare verso anche in questo terreno) ma possiamo e dobbiamo chiedere a Chiamparino e alla sua Giunta che, per esempio, sul diritto alla casa le famiglie LGBT abbiano gli stessi diritti rispetto ad una famiglia fatta da un uomo e da una donna sposati.

Dobbiamo in sostanza finalmente parlare di ‘famiglie’ e non più di ‘famiglia’, ed agire di conseguenza.

Torino, 28 giugno 2014

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“Il PD che vorrei”. Manifesto-appello lanciato da Igor Boni e Sara Levi Sacerdotti

Igor Boni (candidato radicale nelle liste del PD nelle scorse elezioni regioni nonché Presidente dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Sara Levi Sacerdotti (esponente torinese del PD) hanno lanciato il manifesto-appello “Il PD che vorrei” con l’obiettivo di aggregare in Piemonte persone che si identifichino in un’area aperta, laica, liberale e ambientalista, che già oggi esiste ma è priva sia della concreta capacità di incidere nelle decisioni politiche sia di una reale rappresentanza.

Il testo integrale del manifesto a cui si può aderire è reperibile sul sito www.igorboni.it

Dichiarazione di Igor Boni

La domanda di innovazione politica che ha portato Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio e che ha trasformato il Partito Democratico nazionale non ha avuto in Piemonte sufficiente risposta. Sono simili al passato le dinamiche tra le varie componenti e non c’è stato lo scatto riformatore necessario per lasciarsi alle spalle logiche vecchie e non più accettabili. Abbiamo l’ambizione di contribuire ad una nuova vita del Partito Democratico e dell’intero centrosinistra piemontese con le nostre idee, le nostre proposte, la nostra passione e la nostra capacità di fare politica.

O sapremo cogliere questa occasione storica di cambiamento o il PD – se non saprà rottamare le rendite di posizione di piccoli gruppi di potere – diverrà parte del problema e non della soluzione. Tutto questo lo vogliamo scongiurare chiedendo la riforma in senso maggioritario della legge elettorale con l’abolizione del listino per favorire una selezione virtuosa e di merito della classe dirigente. Lo vogliamo scongiurare con politiche innovative sul lavoro, sull’ambiente e la green economy, sulla cultura e sulla trasparenza. Vogliamo fornire sostegno alla Giunta Chiamparino non da spettatori ma da protagonisti di questo nuovo inizio ed è per questo che faremo un monitoraggio delle attività della Giunta per verificarne l’efficacia e per proporre una svolta radicale in Piemonte.

A settembre lanceremo questa nuova ‘area aperta’ che ha lo scopo di cambiare aria ad una politica che rischia di non comprendere la necessità assoluta di cambiamento.

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Inizio esportazioni petrolio USA è prima seria contromisura a guerre di aggressione di Zar Putin

Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) e Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):

In Italia pochi se ne sono ancora resi conto, impegnati nelle discussioni su Balotelli o tutt’al più sulle immunità dei futuri senatori, ma quanto accaduto ieri a Washington è destinato a modificare gli assetti geopolitici futuri, a partire dal centro di crisi ucraino. Con un semplice atto amministrativo, l’Ufficio per la Sicurezza e l’Industria del dipartimento al Commercio Americano ha autorizzato due piccole compagnie petrolifere USA a vendere petrolio greggio ultraleggero all’estero. E’la prima volta che accade negli ultimi 40 anni.

L’affacciarsi sulla scena energetica mondiale di un nuovo esportatore di petrolio della stazza degli Stati Uniti porterà a un drastico ridimensionamento della Russia dello zar Putin, che negli ultimi 15 anni ha avuto praticamente campo libero in Cecenia, Georgia, Crimea e Ucraina orientale grazie al ricatto energetico: o mi lasciate fare o non rifornisco più l’Occidente di gas e petrolio.

E’ del tutto lecito affermare che la “piccola” decisione presa a Washington rappresenta la prima seria risposta occidentale alla minaccia russa. Oltre a rappresentare in prospettiva una linfa vitale per il rilancio del trasporto tramite petroliere e quindi, indirettamente, anche per il potenziamento dei porti e delle infrastrutture in Europa, in Italia.

La buona notizia che arriva da oltre Atlantico deve spronare ulteriormente l’Unione Europea a definire al più presto una politica energetica comune.

Anche in questo settore, Matteo Renzi, nel semestre di guida italiana che inizia fra un settimana, dovrà dimostrare la sua capacità di leadership, ponendo definitivamente fine all’era Berlusconi/Scaroni, tutta sbilanciata verso Mosca.

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Giunta Elezioni: no alla presidenza a Forza Italia

Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani):

La presidenza della Giunta delle Elezioni del Consiglio Regionale, per tradizione, è sempre stata assegnata a un consigliere dell’opposizione. Visti i risultati elettorali, ci pare che la scelta sia fra un esponente di Forza Italia o del M5S.
Dare la presidenza a FI è come dare la presidenza della Banca del sangue a Dracula: non solo Forza Italia è scesa due volte in piazza a difesa del falsario Giovine ma Gilberto Pichetto ha accolto a braccia aperte – per la terza volta, dopo Ghigo e Cota – i Pensionati di Giovine (con capolista la sorella perchè Michele Giovine era incandidabile) nella sua coalizione alle scorse elezioni. I seguaci di Grillo, anche per le loro caratteristiche individuali, sono, nel caso spefico, molto più affidabili e credibili; oltretutto, avranno la preziosa consulenza in materia dell’avvocato Antonello Portera.
Noi radicali continueremo anche in questa legislatura come in quelle passate la nostra opera di verifica e controllo delle situazioni di ineleggibilità e di incompatibilità, sapendo di avere sempre a disposizione lo strumento dell’ “azione popolare” (ricorso al Tribunale ordinario), che puo’ essere promossa da ciascun cittadino elettore della Regione Piemonte (non occorre essere radicali) e che la Corte Costituzionale ha riconosciuto come pienamente autonoma e alternativa alla procedura di convalida attuata nel Palazzo dalla Giunta delle Elezioni.
I nostri avvocati sono già al lavoro per verificare la situazione del consigliere regionale Maurizio Marrone. L’incompatibilità del consigliere Ottria, eletto sindaco di Rivalta Bormida, è del tutto evidente, tanto che Ottria ha già dichiarato che si dimetterà da sindaco.

Torino, 18 giugno 2014

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