Candidato sindaco di Torino 2021

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Diario di bordo del candidato – 22 maggio (ultimi due giorni di campagna)

dal Diario di bordo del candidato

Giovedì 22 maggio, giornata disturbata dalla pioggia. Peccato. Malgrado questo al mattino al mercato di Cso Chieti angolo C.so Belgio. Io a volantinare e Nino (lo vedete nella foto) in macchina gira con i miei manifesti appesi ai lati (campagna rigorosamente low cost).
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Non tanta gente, tuttavia trovo un uomo anziano (84 anni) di grande cultura che si ferma e dialoga con me. Mi regala una metafora che utilizzerò ancora nel futuro: dobbiamo riuscire a rompere il carapace della casta. E’ proprio così, la burocrazia dei partiti e il loro potere si autoconservano e occorre aprire un varco per costruire una alternativa democratica duratura.

Alle 11.30 sono nella sede del PD dove Davide Gariglio e Fabrizio Morri tengono la conferenza stampa di chiusura (nella foto). Gariglio coglie l’occasione per illustrare il nostro comune progetto di legge “Piemonte trasparente” che toglie le mani dei partiti sulle nomine della sanità. Già questo è un risultato concreto e tangibile della mia candidatura nel PD.
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All’ora di pranzo breve passaggio di fronte agli uffici dell’Assessorato alla Sanità (eccoci nella foto) per dare qualche volantino poi in sede a organizzare le ultime ore di campagna elettorale.
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Alle 16:30 siamo nello storico posto dei tavoli radicali (Piazza Castello angolo via Roma) a volantinare. Fuori dai portici diluvia e i boati dei tuoni gareggiano con lo sferragliare dei tram. (nella foto quant’è bella Torino anche se piove!)
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Alle 19 con Giulio, Claudia e Marco ci spostiamo al Circolo Eridano dove Luigi Brossa (nella foto al centro) ha organizzato un aperitivo con il candidato.
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Una quarantina di persone di vario orientamento ascoltano le parole di elogio di Gigi nei miei confronti (arriva a paragonarmi a Carpanini) e poi di nuovo io a parlare, a dire le mie ragioni, a raccontare perché sono candidato nel PD. Numerose domande ed interventi e poi finalmente un po’ di rilassamento con salatini e succo d’ananas (almeno per me che sono astemio).
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Il clima continua ad essere positivo, mi rendo conto che per alcuni rappresento una speranza. Spero tutti si rendano conto che dobbiamo lavorare sodo per cambiare e che dovremo farlo insieme.

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Boni (radicale nel PD): presentato oggi progetto di legge “Piemonte trasparente” che toglie ai partiti le nomine dei direttori ASL

Oggi, durante la conferenza stampa di chiusura della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, che si è svolta nella sede di via Masserano a Torino, Davide Gariglio (Segretario regionale del PD) ha illustrato il progetto di legge “Piemonte Trasparente” preparato in collaborazione con Igor Boni (candidato radicale nel PD) e l’Avv. Antonello M. Polito dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.

Dichiarazione di Igor Boni:

Altro che insulti e urla nelle piazze! Questo è un atto concreto che consentirà al Piemonte di cambiare pagina. Con il progetto di legge che abbiamo predisposto, oltre a istituire la figura del Garante della trasparenza che vigilerà sulla applicazione (e sulla mancata applicazione) del Decreto trasparenza del 2013, abbiamo messo le basi per togliere dalle mani dei partiti le nomine dei Direttori delle ASL. Si tratta di una vera e propria rivoluzione democratica. Nel testo che sarà presentato in Consiglio si prevede l’esternalizzazione delle nomine, dando a società esterne il compito di verificare tra i candidati al ruolo di Direttore chi ha le compteneze e il curriculum adatti. La politica potrà decidere chi nominare solo tra chi ha le qualità specifiche necessarie e non, come adesso, in base a discutibili criteri di appartenenza partitica o correntizia. Tutto il processo deve essere messo in rete prima della nomina in libera visione a tutti i cittadini.

Questo è il modo di ricostruire la fiducia; trincerarsi in difesa o auspicare che tutto venga spazzato via con processi sul web sono due facce della stessa medaglia. Occorre una svolta radicale e farò di tutto perchè avvenga, in Piemonte e anche all’interno di questo Partito Democratico.

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Grazie agli amici che mi sostengono (2) – L’appello pubblicato su Repubblica il 22 maggio 2014

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Avviso elettorale (pubblicato su Repubblica del 22 maggio 2014)
VOTATE IGOR BONI nelle liste del PD
Domenica 25 maggio si vota per il Consiglio Regionale. è l’occasione per farla finita con
l’incompetenza, il degrado, la corruzione.
Ricostruire la dignità e ridare credibilità alla Regione non sarà facile.
Per questa impresa Sergio Chiamparino è il miglior Presidente possibile.
Ma il Presidente da solo non basta. In Consiglio Regionale c’è bisogno di persone nuove
e diverse.
IGOR BONI è una di queste. Si è battuto pubblicamente con tenacia e rigore contro
Cota e contro Giovine con la sua lista falsa. è onesto, competente, diretto. Si distingue
dai politicanti di carriera.
Noi, che lavoriamo al Partito Democratico del Piemonte promuovendone la sua originaria ispirazione,
lo abbiamo scelto come nostro candidato nella lista del PD e vi invitiamo a sentirlo venerdì
23 maggio dalle ore 15 alle 18 in Via Garibaldi e p.za Castello e a votarlo domenica 25.
Hanno offerto il loro sostegno: Roberto Giachetti, Magda Negri, Valentino Castellani,
Beppe Garesio, Enrico Morando, Franco Ferrara, Silvio Viale.
www.igorboni.it
FIRMATARI: Sara Levi Sacerdotti, Francesco Lupo, Massimo Negarville, Jacqueline
Giampiccoli, Andrea Graziani, Silvja Manzi, Mario Gioannini, Enzo Macrì, Federico
Vercellone, Massimo Rostagno, Ignazio Barraco, Piero Borla, Luigi Brossa.
Committente Responsabile Silvio Viale

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Grazie agli amici che mi sostengono (1) – L’appello di Massimo Di Braccio

Ringrazio l’amico Massimo Di Braccio per le sue parole:

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“Cari amici,

Non è mia abitudine fare raccomandazioni elettorali.
Nel caso di Igor Boni però è obbligatorio fare eccezione.
Igor è candidato alle Regionali nelle liste del PD.
Egli rappresenta per me quanto di meglio si possa sperare per migliorare la politica e l’amministrazione in Italia ed in Piemonte.
Igor è un radicale e dei radicali ha la passione assoluta per i diritti, la democrazia e le regole. E questo sarebbe già molto nell’Italia di oggi.

A questo aggiungo una lunga serie di virtù di cui ho esperienza diretta:
– la passione instancabile per la politica e la conoscenza approfondita dei suoi meccanismi
– la competenza professionale specifica sulle tematiche ambientali ma la capacità di spaziare in terreni diversi, con umiltà ed entusiasmo
– l’idea della politica come servizio e la passione per la partecipazione dal basso dei cittadini (abbiamo fondato insieme IdeeXTorino)
– il senso del realismo e della concretezza, il gusto del confronto e della soluzione condivisa
– la capacità di giocare in squadra, sapendo guidare ma, se necessario, anche di accettare un ruolo da comprimario o da portatore di acqua
– la capacità di fare alleanze con persone e forze diverse dalla sua
– una profonda rettitudine morale ma priva di moralismo e di presunzione
– una profonda simpatia umana, che gli vale la stima e l’affetto di persone della strada e di leader politici di orientamenti tra loro molto diversi (Giachetti, Ichino, Morando, Castellani, Boato, ecc.)

Penso che valga la pena che tu ti prenda un momento per guardare il suo sito e pensarci.
E’ venuto il momento di votare con il cuore ma anche con la testa, mettendo in secondo piano le appartenenze e gli steccati e scegliendo le persone migliori, che possano andare a ricostruire quella classe dirigente di qualità che il nostro Paese ha avuto in passato (durante la Resistenza, nel dopoguerra) e che da ormai troppo tempo ci manca, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Grazie della tua attenzione
Massimo”

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Diario bordo del candidato – 21 maggio (tre giorni dalla fine della campagna elettorale)

dal Diario di bordo del candidato

Mercoledì 21 maggio, al mattino di nuovo in un mercato, questa volta si tratta di quello di Via Chiesa della Salute. Molta gente e molti volantini distribuiti. Mi pare che l’avvicinarsi delle elezioni renda mediamente più attente le persone. Una signora di 79 anni discute con me per una quindicina di minuti criticando i dirigenti del PD e Chiamparino. Sembra decisa a non votare più. Non so se alla fine l’ho convinta, ma il dialogo finisce con un bacio materno nei miei confronti e ne sono felice.

All’ora di pranzo corro alla Falchera dove mi aspetta Luigi Brossa con il quale lasciamo circa 500 lettere sulla nostra proposta relativa alle case popolari nelle buche dei palazzi (eccomi che faccio il porta a porta…).
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Solo il tempo di mangiare un panino (nemmeno troppo buono) e sono in sede. Giulio prepara il comunicato sulla nostra richiesta di accesso civico rispetto alla situazione degli obiettori di coscienza negli ospedali; è l’anniversario dell’approvazione della legge 194 e vogliamo mettere in luce il fatto che in molte aree della nostra Regione la percentuale di obiettori è così alta da non poter garantire il servizio alle donne che vogliano abortire. E’ inaccettabile!
Poi ancora un’oretta di volantinaggio in via Garibaldi con Silvja e Claudia.

Si parte per Ivrea, dove Alessio Boglino mi ha organizzato una presentazione presso la Libreria Cossavella, in corso Cavuor, in centro.
Libreria Cossavella Ivrea21 maggio
Ci sono una quindicina di persone attentissime e con Alessio in 40 minuti di domande e risposte facciamo una specie di intervista che mi pare assai efficace.

Il ritorno in Autostrada con la Matiz spinta al massimo per riuscire a non arrivare troppo in ritardo all’aperitivo ai Tre Galli che Riccardo De Giuli e Noemi Gallo mi hanno organizzato. Ci sono una trentina di persone e tra questi professionisti, imprenditori e professori universitari (uno è di passaggio a Torino, arriva addirittura da Boston).
ai tregalli 21maggio

Molte domande su molti temi e molta attenzione e la consapevolezza che ci sarebbero un mare di cosa da fare. Anche qui mi pare che il risultato sia buono. Il Radicale nel PD segnala una discontinuità con il passato. Ripenso per l’ennesima volta che se riuscissimo nell’impresa ci sarebbero molti che potrebbero avere voce e che avrebbero voglia di pungolarmi per farsi sentire.

A mezzanotte finisce la giornata che è di nuovo da mettere tra quelle positive. Se non ci saranno cadute negli ultimi due giorni potremo dire di aver fatto il percorso migliore possibile. E poi vada come vada…

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Anniversario legge 194, Boni (Radicale PD): istituire anagrafe obiettori, garantire in tutti i reparti almeno il 50% di personale non obiettore

Domani, 22 maggio 2014, ricorre il 36° anniversario dell’approvazione della legge 194/1978, che legalizzò, a determinate condizioni, l’interruzione di gravidanza in Italia.

Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta e candidato alle regionali nella lista PD):

Da 15 anni, con Silvio Viale, l’Associazione Aglietta si batte per migliorare la legge 194, cioè per migliorare le condizioni in cui le donne italiane possano scegliere di usufruire dell’interruzione di gravidanza. Ci siamo battuti per introdurre effettivamente in Italia l’aborto farmacologico, già previsto e consentito dalla legge 194. Ci battiamo per fare emergere finalmente i dati sul fenomeno dell’obiezione di coscienza.

I radicali, nel 1972, fecero approvare una legge che garantiva l’ “obiezione di coscienza” al servizio militare. Abbiamo, da allora, sempre difeso il diritto all’obiezione; questo non significa accettare passivamente che dietro lo scudo di quel diritto si possa pregiudicare la possibilità per le donne di abortire. I dati a livello nazionale parlano di una media del 70% di medici obiettori, con punte del 100%. Occorre, però, che tali dati siano analitici, regione per regione, ospedale per ospedale, e pubblici, a disposizione di tutte e tutti.

Per questo, propongo l’istituzione dell’ “anagrafe pubblica regionale dell’obiezione di coscienza”: sul sito dell’Assessorato regionale alla Sanità devono essere raccolti ed aggiornati costantemente i dati sul personale obiettore, garantendo la privacy. Ricordiamo che la pubblicità di tali dati è ancora più rilevante poiché in Italia l’interruzione di gravidanza è l’unico intervento sanitario riservato al monopolio pubblico (i radicali proposero un referendum nel 1981 per permettere ai medici privati di praticare gli aborti ma furono sconfitti).

Rimane, infine, pienamente valida la proposta di legge radicale depositata a più riprese in Parlamento che chiede di assicurare nei reparti di ginecologia la presenza di almeno il 50% di personale non obiettore.

Torino, 21 maggio 2014

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Politiche sul lavoro, Boni (radicale PD): attuare contratto di ricollocazione di Ichino

Si è tenuto oggi pomeriggio, nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, un dibattito sulle politiche da incardinare nella Regione Piemonte su lavoro e imprese. Sono intervenuti: Roberto Placido (consigliere regionale PD); Giuseppe Garesio (vice presidente Assolavoro -Associazione nazionale Agenzie per il lavoro); Diego Castagno (segretario di LibertàEguale); Igor Boni (candidato radicale alle regionali nelle liste del PD).

Ha moderato il dibattito Marco del Ciello (Associazione Aglietta), esperto di politiche sul lavoro.

Igor Boni:

Di fronte al “disastro Piemonte”, con dati da record negativo su disoccupazione e cassa in deroga, occorre innovare anche e soprattutto in questo campo. La legge finanziaria consente di sperimentare a livello regionale il contratto di ricollocazione; chiedo a Sergio Chiamparino di inserire tra i principali provvedimenti sul lavoro, da adottare nei suoi primi cento giorni di governo, questa proposta del Prof. Pietro Ichino.

Si tratta di uno strumento di welfare per contrastare la disoccupazione, mettendo sullo stesso piano i lavoratori che hanno perso il lavoro. Dobbiamo fornire loro l’alternativa tra percepire il semplice sussidio o sottoscrivere su base volontaria un contratto di ricollocazione. Con questo contratto il lavoratore si impegna a collaborare attivamente al suo reinserimento. Il centro per l’impiego valuta il suo livello di “occupabilità”, cioè quanto può essere difficile per lui trovare un nuovo lavoro; poi consegna al lavoratore un buono che potrà spendere presso uno degli operatori privati accreditati dalla Regione. L’operatore privato affida il lavoratore a un tutor individuale, che lo segue attraverso un percorso intensivo di orientamento, riqualificazione e ricerca di un nuovo lavoro. Il lavoratore è obbligato a partecipare a queste attività e può rifiutare un nuovo lavoro solo se c’è una seria motivazione, altrimenti perde il diritto al sussidio. Per questa attività l’operatore privato viene pagato dalla Regione con una quota che copre i suoi costi fissi e con una quota variabile, che però riceve solo se il lavoratore trova un nuovo lavoro che abbia una durata di più di sei mesi. L’operatore privato viene ricompensato non per i servizi che offre, ma solo per i risultati che ottiene.

Torino, 20 maggio 2014

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Dario di bordo del candidato – 20 maggio (ultima settimana di campagna elettorale))

dal Diario di bordo del candidato

intervista telecity 20maggio
(Intervistato da Telecity Piemonte davanti al Carcere Lorusso e Cotugno di Torino nel giorno, oggi, del 14esimo anniversario della morte di Adelaide Aglietta)

Questo martedì 20 maggio forse è stato sino ad ora il giorno più intenso, una sorta di due giornate in una.
Su consiglio di una cugina di mia moglie mi presento alle 8 all’entrata del CSI in C.so Unione Sovietica (mi vedete nel mio selfie). Il CSI ha oltre 1000 dipendenti (certamente troppi e figli di una gestione non proprio limpida di commistioni tra politica e assunzioni).
selfie volantinaggio CSI 20maggio

Lo scorso governo regionale tuttavia, analogamente a quanto accaduto a me e ai miei colleghi dell’IPLA ha trattato il tema con gravissima superficialità, senza alcuna lungimiranza e con progetti dettati solo dalla necessità di far finta di fare qualcosa. La prossima Giunta avrà grossi problemi da risolvere ma occorrerà costringerli ad occuparsene seriamente e pragmaticamente. Quasi tutti prendono il volantino, alcuni si fermano a parlare della nostra comune situazione di difficoltà. Dovremmo fare fronte comune senza alcuno spirito di conservazione ma con la richiesta di non disperdere un patrimonio di conoscenze che esiste.

Alle 10 sono al Carcere Lorusso e Cotugno di Torino, è il 20 maggio, 14° anniversario della morte di Adelaide Aglietta. Andiamo in quella che è divenuta grazie alla nostra iniziativa via Adelaide Aglietta e sotto la targa a lei dedicata (nella foto) mettiamo un mazzo di fiori. Una intervista ad una TV privata e alcune decine di volantini consegnati nelle mani dei parenti dei detenuti che attendono di potere entrare. Riforma della giustizia, rispetto dei diritti, amnistia e indulto sono i nostri cavalli di battaglia, da anni.
consegna fiori viaaglietta 20maggio

A mezzogiorno con Luigi Brossa a Collegno alle case popolari per proporre di vendere una parte del patrimonio di ATC del centro di Torino e con il ricavato comprare invenduto in aree periferiche, da un metro quadro senza aggiungere un euro possiamo ricavarne due. Passo di corsa in Regione a incontrare alcuni funzionari che mi danno una mano e poi me ne vado a letto una mezzoretta.

Alle 16.30 postazione fissa in via Garibaldi a distribuire volantini e alle 18 importante incontro in sede sui temi del lavoro e delle imprese con Roberto Placido, Beppe Garesio e Diego Castagno. Guida la squadra Marco del Ciello. Bel dibattito, pieno di contenuti, riflessioni e proposte. Sentire che Placido, Garesio e Castagno (nella foto) sostengono la mia candidatura da esperienze politiche assai diverse tra loro mi fa ben sperare. Illusione? Forse.
dibattito sul lavoro 20maggio

Alle 20 passo a trovare i colleghi dell’IPLA che hanno organizzato un confronto su ambiente e partecipate e alle 21 sono a Caselle ad un confronto organizzato da UNCEM per parlare di area metropolitana e territori rurali.
Non sono nemmeno riuscito a mangiare così a mezzanotte circa con Nicola Vono vado a casa sua a Mappano e scrocco un piatto di pasta.
Ovviamente ho dimenticato i volantini che mi serviranno per il giorno dopo così passo ancora dal mio comitato elettorale e con gli occhi che mi si chiudono percorro gli ultimi chilometri in auto verso casa.

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Diario di bordo del candidato – 19 maggio (ultima settimana prima delle elezioni)

dal Diario di bordo del candidato

Lunedì 19 maggio passo la mattinata in Piazza Foroni a volantinare con Giulio Manfedi. E’ la seconda volta che vengo qui e trovo che sia proprio un bel mercato, con bella gente. Incontriamo Luigina Straunovo che insieme a noi e Mecedes Bresso (foto LoSpiffero.it) ha fatto di tutto per denunciare la violazione della legge elettorale perpetrata da Michele Giovine con la sua Lista Pensionati per Cota.

luigina straunovo polacco
Ogni volta che penso che oggi la stessa compagine sostiene Pichetto e che il Tribunale ha dato il via libera a questa operazione, mi rendo conto di quanto ancora dovremo lottare per conquistare un Paese normale e democratico.

Alle 14 in Comune abbiamo consegnato (eccomi con Giulio Manfredi) quasi 400 firme sulla cannabis terapeutica. Una nuova iniziativa di libertà e ragionevolezza che porteremo nelle aule del Comune, costringendo la politica ad un dibattito e ad una decisione.
consegna firme cannabis 19 maggio

Alle 18 bel dibattito in sede sulla Green economy e le prospettive di lavoro legate al territorio. Competenze e idee sul tavolo grazie a Mauro Piazzi, Marco Bussone ed Enrico Quaglino. Il futuro di sviluppo della nostre regione passa anche da questo.
19maggioGreeneconomy

Alla sera riunione organizzativa per lanciare lo sprint finale.
Siamo stanchi ma veramente concentrati.

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Yes, we can(nabis): Radicali presentano petizione comunale per cannabis terapeutica. Boni (radicale nel PD): “Cambiare verso anche su politiche sulle droghe”

Questo pomeriggio una delegazione radicale composta da Igor Boni (candidato radicale alle regionali nella lista PD), Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Silvio Viale (Presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) ha consegnato all’Ufficio Relazioni Pubbliche del Comune di Torino circa 400 firme raccolte in calce alla petizione comunale che chiede al Comune di Torino di attuare una coltivazione sperimentale di cannabis a fini terapeutici. I primi tre firmatari della petizione sono Boni, Manfredi e Alessandro Frezzato (malato di distrofia muscolare, Consiglio generale Associazione Luca Coscioni).

Igor Boni ha dichiarato:

Lo scorso gennaio il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno (a prima firma Silvio Viale) a favore della cannabis terapeutica; è ora di passare dai proclami alle realizzazione concrete, dalle parole ai fatti. In meno di venti giorni siamo riusciti a raccogliere ben oltre le 300 firme richieste dallo Statuto Comunale; e hanno firmato cittadini delle più diverse età ed estrazioni sociali, uno schieramento trasversale che ricorda quello da noi riscontrato l’anno scorso quando raccogliemmo le firme per l’eutanasia legale.

Se sarò eletto in Consiglio Regionale, mi batterò per una legge a sostegno della cannabis terapeutica, come hanno già fatto Toscana, Friuli, Marche, Liguria e Puglia. L’obiettivo finale deve, però, essere una legge nazionale, per evitare disparità di trattamento fra i cittadini residenti nelle diverse regioni.

Torino, 19 maggio 2014

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