da La Stampa del 23 febbraio 2018
Read More »Il peso delle parole
Elezioni: Emma Bonino
lancia campagna video
+Europa contro l’odio
Nei giorni in cui le cronache raccontano di una escalation di violenza fisica e verbale legata alla politica, +Europa con Emma Bonino lancia la sua campagna contro l’odio sui social network e non solo. Un video di poco più di un minuto, che vede protagonista proprio Emma Bonino, in cui vengono riportate alcune tra le peggiori offese degli utenti di Facebook rivolte alla leader di +Europa. “Il 4 marzo si voterà anche per battere l’odio, in ogni forma: quella del nazionalismo, del razzismo, della xenofobia, dell’omofobia, del sessismo, del bullismo”, si legge in una nota. “Chi, come noi, crede che proprio grazie all’Unione europea il Vecchio Continente abbia potuto vivere il suo periodo più lungo di pace e prosperità – prosegue il comunicato – è convinto che ci voglia più Europa per affermare una diversa idea di politica. Una politica che non alimenta la rabbia ma, anzi, combatte l’odio con la forza di idee più inclusive per un’Italia davvero più aperta, più rispettosa, più giusta e più europea”, conclude la nota di +Europa.
Scrive a questo riguardo Igor Boni, candidato alla Camera nelle Circoscrizioni Piemonte1 e Piemonte2, sul suo profilo Facebook:
“Sulla questione fascismo/antifascismo che come ogni cosa viene da molti affrontata con dinamiche da stadio, io dico che chi immagina di arginare a colpi di mazza, a calci in faccia o peggio ancora, l”evidente deriva nazionalista, xenofoba, intollerante, protezionista, sovranista è parte integrante del problema.
L’unica alternativa seria si costruisce con la Nonviolenza, la Democrazia e la Laicità”.
Forza Italia
sta coi Neonazisti?
Dichiarazione di Carmelo Palma e Igor Boni (Candidati di +EUROPA CON EMMA BONINO rispettivamente al Senato e alla Camera dei Deputati)
Elezioni: Forza Italia coi neonazisti? Una pista che porta alla Russia di Putin
“Apprendiamo da La Stampa che anche in Regione Piemonte vi sono personalità politiche iscritte a ‘loro insaputa’ in gruppi europei di stampo neonazista. Ci riferiamo a Francesco Graglia, consigliere regionale di Forza Italia in Piemonte, il quale ha aderito a un movimento di estrema destra ‘Alleanza europea dei movimenti nazionali’, costituito in seno al Parlamento europeo dai neonazisti ungheresi di Jobbik, da quelli ciprioti di Elam, dal Fronte Nazionale francese, dalla greca Alba Dorata e dai Korwin polacchi. Si tratta di movimenti eterodiretti e finanziati da Mosca in ottica antieuropea. Il nuovo soggetto politico si propone di presentare alle elezioni europee tra un anno una lista transnazionale di marca neonazista. Lo stesso Graglia ha inoltre dichiarato di aver firmato la costituzione del Movimento di estrema destra per ‘fare un favore a Gilberto Pichetto’; cosa che, se possibile, ci sembra ancor più grave in quanto sono al momento sconosciute le motivazioni di questa ‘cortesia’.
+Europa vuole essere un baluardo a questa pericolosa deriva e continueremo nella nostra opera di denuncia e opposizione politica a chi collabora con potenze ostili – quale la Russia di Putin indubbiamente è – che vogliono destabilizzare l’equilibrio delle democrazie occidentali. Proprio nella ‘provincia Granda’, che annovera diversi comuni medaglia d’oro della Resistenza, vogliamo ribadire che sarebbe fatale l’illusione di ‘salvare l’Italia’ consegnandola a nazionalisti eterodiretti dall’estero”.
Perché mi sono iscritto
al Partito Radicale Nonviolento
Transnazionale e Transpartito
Come annunciato mi sono iscritto al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Sono 33 anni che lo faccio, dal lontano 1986. Non si tratta di una iscrizione a sostegno di una mozione che non ho condiviso per nulla e non lo faccio solo per arrivare a 3001 anche in questo 2018. Si tratta piuttosto di un ulteriore investimento nella mia storia radicale che è mia e nostra, malgrado chi oggi guida questa organizzazione abbia deciso cosa e chi può essere definito radicale e cosa no, pannelliano o no. Ho sempre diffidato dei maestri che indicano cosa è giusto o sbagliato e mi è sempre piaciuto stare nell’elenco dei cattivi piuttusto che in quello dei bravi quando qualcuno compila classifiche di questo tenore.
Mi impegnerò fin d’ora a trovare i modi per costruire un congresso transnazionale partecipato che possa essere luogo di scontro franco e leale. Cosa rara ultimamente.
Sbaglia chi in Radicali Italiani rinuncia a questa battaglia.
Io proverò a farla.
Elezioni, Bonino: “Successo
di +Europa fa il bene
dell’intera coalizione”
“Leggo che la crescita nei sondaggi di +Europa starebbe creando un po’ di agitazione nel PD. Non credo che sia così, cioè che qualcuno si possa lamentare se la coalizione riprende fiato: se andiamo bene noi, è un bene per tutti.
Ovvio che io mi sia messa in gioco per cercare di vincere, mettendocela tutta, no?
Le differenze tra +Europa e il PD sono note da tempo: sull’economia, dove insistiamo su politiche di responsabilità fiscale e sul congelamento della spesa pubblica per l’intera legislatura, come sull’immigrazione, dove ribadiamo la priorità di politiche realistiche di integrazione nella legalità, nazionale e internazionale, per raggiungere l’obiettivo comune della rassicurazione dei cittadini, fondata su dati di realtà e non sulla paura indotta e percepita.
Ma abbiamo scelto, avendone prima discusso e avendo poi assunto una decisione chiara con la solita determinazione radicale, di fare una battaglia comune in nome dell’Europa e dei diritti, per un’Italia che continui a crescere. È una battaglia che dobbiamo vincere battendo nelle urne gli etno-nazionalisti reazionari guidati dalla Lega e i sovranisti pericolosamente senza idee e capacità di governo dei 5 Stelle.
Impegniamo ogni minuto da qui al voto per un solo obiettivo: convincere con le nostre buone ragioni che il voto per un’Italia migliore il 4 Marzo è il voto per noi. Io dirò noi di +Europa, naturalmente, ma mi auguro che anche le altre forze che con cui siamo apparentati possano avere nelle urne più voti di quanto previsto oggi, a scapito dei nostri tanti avversari politici”, lo scrive su Facebook la leader di +Europa, Emma
Igor BONI – Candidato alla Camera
nelle circoscrizioni Piemonte 1
e Piemonte 2
Era esattamente un anno fa quando al primo grande evento organizzato da Forza Europa a Milano e, a Torino, in una delle manifestazioni pubbliche meglio riuscite organizzate dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta che intitolammo “Europe First”, auspicavo la nascita di una lista per le elezioni politiche che fosse chiaramente europeista e federalista di chiara ispirazione radicale.
Ci abbiamo lavorato in tanti, tra mille dubbi e differenze di vedute ma ora ci siamo. La lista +EUROPA CON EMMA BONINO rappresenta un’occasione unica e irripetibile che dobbiamo far crescere per dare speranza a questo Paese.
In primo luogo c’è da essere consapevoli che stiamo per affrontare una tornata elettorale cruciale, come mai è accaduto dal dopoguerra, dove la scelta di ciascuno di noi può far prendere al nostro Paese e all’Europa strade molto differenti. Si può andare avanti verso la costruzione della casa comune europea, innanzitutto con la Francia di Macron e la Germania della Merkel, o tornare indietro a fantasmi del passato che parevano ormai archiviati. Oggi, nazionalismi, protezionismi e razzismi, spingono l’Italia in una china pericolosa che, come in un tragico domino, può proseguire la disgregazione della civiltà per come l’abbiamo conosciuta in questi 70 anni di pace. Chi vuole dazi e auspica una politica di muri e fili spinati, se realizzerà anche solo il 40% di quel che dice, porterà allo sfascio l’Italia, un Paese che vive di esportazioni e che ha negli immigrati regolari una risorsa necessaria. Chi promette l’impossibile – mai come in queste settimane si sentono promesse ridicole – prende in giro la vostra intelligenza; non caschiamoci per l’ennesima volta! Noi vogliamo gli Stati Uniti d’Europa, vogliamo dare corpo al sogno spinelliano e pannelliano dell’Europa dei popoli contro quella delle patrie. Noi vogliamo una crescita che non lasci sulle spalle delle generazioni future un debito pubblico insostenibile.
In secondo luogo è evidente a tutti che manca ed è mancata in Italia una forza politica capace di arginare l’ondata populista e qualunquista che alimenta le pance e i peggiori istinti degli elettori. Noi abbiamo l’ambizione di essere l’antidoto a queste spinte regressive. Noi abbiamo l’ambizione di contribuire a governare questo periodo storico, che è certamente uno dei più bui degli ultimi decenni. L’Europa, schiacciata da Putin a est e Trump a ovest e dalla pressione dell’Africa a sud, rischia di restare schiacciata se non saprà parlare con una sola voce in politica estera, nel controllo e regolamentazione delle frontiere, nella difesa, nel welfare, nelle politiche ambientali e di sviluppo economico. 27 o 28 staterelli non potranno che essere spazzati via dalla Storia se non sapranno avere la lungimiranza di compiere i passi avanti necessari per costruire una democrazia europea degna di questo nome.
Credo che sulle spalle di tutti noi, che abbiamo accettato di essere candidati con Emma Bonino nella lista +EUROPA, vi sia un macigno di responsabilità che non possiamo e non dobbiamo deludere.
Con questa consapevolezza ti chiediamo di votare +Europa e di darci una mano.
Museo Egizio
Palma e Boni (+Europa):
manifestazione a sostegno
del direttore Christian Greco.
Grave il silenzio di Forza Italia
“Il minacciato licenziamento da parte di Fratelli d’Italia del direttore del Museo Egizio Christian Greco è insieme una manifestazione di analfabetismo giuridico e di irresponsabilità politico-istituzionale. Come in teoria anche la Meloni dovrebbe sapere, il direttore del Museo non è nominato dal Ministro della Cultura e non può essere da questi licenziato. E soprattutto il suo lavoro dovrebbe essere valutato in base al valore e al prestigio culturale e all’efficienza economica dell’istituzione, non in base a criteri ‘etnico-razziali”. Lo dichiarano Carmelo Palma e Igor Boni, candidati per la lista ‘+Europa con Emma Bonino’ in Piemonte.”Più della minaccia sgangherata del partito della Meloni, a fare impressione oggi è il silenzio tombale di Forza Italia e degli altri partiti del centro-destra, che a quanto pare ritengono anch’essi che un’istituzione culturale debba subordinare le promozioni commerciali a un criterio discriminatorio. Ovviamente – concludono Palma e Boni – a Christian Greco va il massimo della solidarietà di + Europa e ci auguriamo che entro pochi giorni si possa organizzare una manifestazione di sostegno al direttore del Museo Egizio, che ci impegniamo a promuovere con altri candidati e forze politiche della coalizione.”
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Restiamo umani
Emma Bonino ospite
a Domenica Live
12 febbraio 2018
In soli 10 minuti Emma Bonino ha lanciato la sua sfida per il voto del 4 Marzo e non solo. Ora è tempo di scegliere da che parte stare: quello della paura, delle bufale e dell’odio o quello della speranza e della costruzione di un futuro migliore.
È un invito a impegnarsi, a condividere un pezzo di fatica per un Paese più giusto, più umano.
A questo link il video dell’intervento integrale di Emma a Domenica Live ospite di Barbara d’Urso
https://www.facebook.com/piueuropa/videos/144661522868189/
#RestiamoUmani #StaiBonino
Il 4 marzo vota #PiùEuropa
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Vi presento mia nonna, Giovanna Tagliavini, ha compiuto oggi 103 anni e vive vicino a Bologna. È una delle persone che penso di più nelle mie giornate frenetiche. Vorrei fosse più vicina. Mi ha insegnato la differenza tra l’essere e l’avere. Non so se l’ho praticata a sufficienza ma il suo esempio mi è servito molto e mi serve.
È nata 3 mesi prima dell’inizio della prima guerra mondiale e una trentina d’anni prima che le donne avessero il diritto di voto. Ha vissuto dal 1944 al 1948 in un’aula scolastica con i suoi 2 bimbi piccoli perché i bombardamenti hanno completamente distrutto la loro casa. Oggi ha una pensione minima.
Dato che vede molto poco ha deciso di fare la visita all’Asl per farsi accompagnare a votare il 4/3. Voterà +EUROPA anche se non è mai stata radicale. Lo fa perché io sono candidato ma lo fa perché ammira Emma Bonino. Lo fa perché ha visto la guerra e non vuole che altri la vedano. Lo fa perché sa essere speranza anche se è molto vecchia.
Non so se ce la faremo ma so che questa sua decisione è una responsabilità in più per tutti noi. Non possiamo deluderla; proprio no.